Estate tempo di viaggi. Cos, se vi capita di trovarvi nelle parti di Torino e, soprattutto, se siete amanti del riso e della sua storia, il consiglio quello di fermarvi a Livorno Ferraris, dove tutto parla del chicco bianco, in particolare il superbo scenario fatto di orizzonti geometrici, che delimitano campi riflessi dagli specchi d’acqua, che fanno della risaia un grande museo orizzontale a cielo aperto. Cascine e paesi sembrano galleggiare, appaiono e scompaiono, eppure sono saldamente aggrappati alla terra con il loro prezioso carico di storia e di cultura. Se vi capita di arrivare a Livorno Ferraris, ci ha raccontato in questi giorni La Repubblica, troverete palazzi storici e una ventina di chiese disseminate nel comune, ognuna con opere di artisti quali il Moncalvo o Galliari, con affreschi, pale o quadri dipinti nel corso dei secoli a testimoniare la stratificazione continua di un patrimonio ricco, anche se lontano dallo sfarzo. Non mancano i musei curiosi, come quello dedicato alla gloria locale Galileo Ferraris, inventore del motore a campo magnetico rotante, oppure quello della tenuta Torrione della Colombara, dove sono raccolti strumenti e sopravvivenze di un passato non solo contadino. Ô quindi possibile imbattersi in particolari surreali come il minuscolo cimitero a pianta rotonda della frazione di Castell’Apertole. Probabilmente a seguito del volere napoleonico, che imponeva l’inumazione dei defunti al di fuori dell’abitato, qui, per evitare di affidare le salme alla deriva nelle risaie come naufraghi, si son trovati costretti a edificare un’"isola" artificiale, circondata solo da acqua e aria. Chi volesse godere di questo spettacolo vagando a piedi, in bicicletta, a cavallo, pu intraprendere il "percorso del Llo", oppure quello del "Lolino", pi breve, o ancora la "Str d’la Lla". Itinerari ecologici lungo i quali attraversando le colture del riso non raro incontrare anatre, aironi, gazze e lepri, immancabilmente accompagnati dal gracidio di un coro di rane. Infine, da qualche anno, possibile perfino vedere nuovamente le mondine, anche se sono cinesi.