Una sola certezza: la corsa dei prezzi non si fermer presto. Dopo il boom dei listini mondiali – da 760 dollari la tonnellata a 880 in una settimana, ma le variet aromatiche superano i 1000 – il chicco bianco diventato materia di speculazione per gli hedge fund e motivo di preoccupazione per la Banca Mondiale che teme sommosse dei popoli affamati. La penuria di materia prima ha gi costretto molti paesi produttori a decidere un blocco delle esportazioni per evitare disordini sociali interni. Ha cominciato il Vietnam, con un taglio dell’11% dell’export, seguito dall’India, dal Pakistan, dall’Egitto e perfino dalla Tailandia, il primo produttore mondiale. La ricaduta stata immediata per paesi come le Filippine, l’Indonesia, l’Iran e soprattutto per i paesi africani: in molti paesi come la Nigeria, il Senegal, la Liberia e la Costa d’Avorio non si ancora provveduto a ad acquistare scorte e si dovr provvedere coi prezzi alle stelle. A Manila, a Giacarta e perfino a Hong Kong la gente corsa nei negozi per accaparrarsi sacchi di riso. Nelle Filippine lo distribuisce l’esercito. Gli organismi internazionali sono concordi nel prevedere che il caro-riso non si arrester nei prossimi mesi.
CONTRIBUZIONE AGRICOLA, INPS PUBBLICA LE PROCEDURE
Contribuzione agricola, Inps pubblica le procedure per iscrizione alla gestione contributiva dei datori di lavoro e autonomi.