Confagricoltura “commissaria” Giorgio Ferrero. L’intervista dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte a Risoitaliano, nella quale ipotizzava il commissariamento dell’Ente Nazionale Risi nel caso in cui Carrà non avesse dato “segnali forti” contro la crisi del settore, ha provocato la reazione dell’Unione agricoltori di Vercelli e Biella, nonché di quella di Novara e Vco, unite nel difendere il vertice dell’Ente Risi, controbattere al politico del Pd e rilanciare l’accusa di “speculazione” a carico dell’industria risiera. «Destano forte preoccupazione le dichiarazioni che in questi ultimi giorni compaiono sui mass media riguardanti la crisi che sta attraversando il settore riso e in particolare le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, circa i compiti dell’Ente Risi e un suo eventuale commissariamento – recita una nota ufficiale -. L’allarme, riferito alle importazioni di riso dai PMA, così come la forte contrazione delle quotazioni del risone, è stato lanciato molto tempo fa così come la denuncia che una forte speculazione sui prezzi era stata messa in atto. Speculazione che tuttora è in corso e che ha portato a quotare il riso tondo a 20 euro al quintale». Fin qui, siamo nell’ambito del noto e dello scontato, visto che il vertice dell’Ente Risi è espresso dalla parte agricola e Paolo Carrà è un esponente dell’Unione agricoltori di Vercelli. In realtà, il comunicato va ben oltre e accusa l’Assessorato all’agricoltura di provocare al settore risicolo danni non minori di quelli portati dagli speculatori. La nota delle Unioni, infatti, torna a sollevare i ritardi con cui viene pagato il Psr (ma anche il pagamento della Pac è fermo…), mettendo quindi sullo stesso piano la “speculazione” degli industriali e una dilatazione dei tempi di pagamento degli aiuti pubblici che rischia di produrre effetti ancor più devastanti sui bilanci aziendali. Un po’ come dire “chi è senza peccato…” «Cosa risponde la Regione su questo aspetto anche a fronte delle ultime pesanti dichiarazioni di AIRI sulla commercializzazione del risone raccolto nell’annata 2016? A distanza di mesi non è cambiato nulla. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità e l’Assessore Ferrero quando attacca e chiede il commissariamento di Ente Risi dovrebbe riflettere invece sulla poca attenzione che il PSR ha per questo settore e più in generale sulla sua attuazione» scrivono i sindacalisti della parte agricola che lanciano i loro strali anche contro il Ministro Martina – come non vedervi una frecciata diretta ai cugini di Coldiretti? – il quale, si chiedono, «cosa aspetta a chiedere lo stato di crisi?» La nota si conclude interrogandosi: «cosa intende fare la Comunità Europea sull’applicazione della clausola di salvaguardia? Si può quindi ancora parlare di organizzazione della filiera o solo degli interessi di una parte di essa? Queste sono le domande che i risicoltori fanno da molto tempo, ma nessuno si è preso la responsabilità di capire cosa sta succedendo e cosa fare per salvare un settore così importante per l’economia italiana. Questi sono i temi che Confagricoltura si è posta e che sta denunciando da mesi alle Istituzioni, a tutti i partiti e alla Comunità Europea. Non si può più aspettare; i risicoltori hanno il diritto di avere delle risposte immediate altrimenti sarà a rischio la chiusura delle aziende» conclude la nota. (Foto grande: il presidente dell’Unione di Vercelli Giovanni Perinotti)