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AGROINNOVAZIONE

da | 22 Mar 2021 | Non solo riso

Continua il trend di crescita per il mercato dell’Agricoltura 4.0 che nell’anno 2020 ha raggiunto quota 540 milioni di euro. Ad oggi, la superficie coltivata con strumenti di agricoltura 4.0 è dell’ordine del 3-4% della superficie totale. Su un campione di 986 aziende agricole considerate, il 60% degli agricoltori dichiara di utilizzare almeno una soluzione di agricoltura 4.0, contro il 55% dell’anno 2018: le soluzioni digitali nelle aziende agricole riguardano principalmente (37%) software gestionali aziendali ma anche sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (33%), fino ai servizi di mappatura di coltivazioni e terreni nonché ai sistemi di irrigazione di precisione (27%). Oltre il 40% delle aziende intervistate investirà entro i prossimi tre anni in almeno una soluzione 4.0, quasi il 20% intende farlo entro l’anno e circa il 5% lo farà per la prima volta.

Le tecnologie 4.0 interessano tutti gli attori delle filiere: le soluzioni digitali nelle aziende agroalimentari italiane riguardano per il 75% i software di gestione fornitori e magazzino, per il 57% dispositivi portatili, ma anche sistemi Cloud, big data analytics ed Internet of things. La logistica risulta essere l’ambito di migliore innovazione, con il 90% delle aziende che si avvalgono di soluzioni digitali; seguono la produzione, la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti, il controllo qualità, le certificazioni e, da ultimo, i rapporti con la pubblica amministrazione. Nel 2020 l’evoluzione dei progetti di blockchain agrifood nel mondo ha visto un 8% di progetti operativi a fronte di un 31% di progetti pilota, riguardanti principalmente opportunità commerciali, l’efficienza della supply chain e garanzie di sostenibilità.

Questi i dati sull’evoluzione 4.0 del comparto agroalimentare emersi nel corso del convegno “Smart Agrifood: condivisione e informazione, gli ingredienti per l’innovazione” del 05.03.2021, promosso dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano.

Gli interventi al convegno Smart Agrifood

Ospite dell’evento Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia: «I settori dell’agritech, dell’agrifood, dell’innovazione in agricoltura rappresentano un mercato estremamente crescente anche nei numeri di fatturato. E’ un settore dove ci sono ancora ampi spazi da conquistare e l’agricoltura in questo può essere protagonista. L’innovazione costituisce inoltre la via maestra per coniugare il grande obiettivo della sostenibilità ambientale, le richieste del consumatore e la competitività economica aziendale. Richieste che vengono mosse anche a livello europeo attraverso la strategia Farm to Fork, che si propone di declinare la sostenibilità e l’innovazione nel modo più efficace possibile, implementando la comunicazione, l’assistenza tecnica e la consulenza aziendale al fine di superare ostacoli formativi o abitudini produttive. Elementi chiave, questi, per una cultura produttiva come quella Lombarda con la sua forte vocazione intensiva che la porta a competere sui mercati mondiali ed è il presupposto per grandi DOP che rappresentano il Made in Italy, che devono essere attrattive rispetto ad un mercato in cambiamento specialmente nelle scelte di consumo, diventando sempre più sostenibili nella loro accezione intensiva. La grande sfida costituita dal Piano Strategico Nazionale per la prossima Pac è una novità importante nel Delivery Model che impone agli Stati membri di elaborare un piano strategico nell’ottica di una visione pluriennale dell’agricoltura in ordine ad una svolta decisa e marcata nel sostegno dell’Innovazione, anche attraverso i contributi che possono arrivare a livello accademico quali gli Osservatori».

Ad introdurre l’evento Marco Perona, dell’Università degli Studi di Brescia, Direttore scientifico dell’Osservatorio Smart AgriFood: «Il principio ispiratore che ci ha guidati quando abbiamo fondato questo Osservatorio è stata la visione che attraverso l’uso della tecnologia e delle tecnologie digitali fosse possibile conciliare all’interno della filiera agricola ed agroalimentare temi importanti come la competitività che deriva dall’ efficienza e dell’efficacia delle imprese con la sostenibilità ambientale e sociale. Esistono ancora, tuttavia, dei gap di competenze, quindi il nostro compito come operatori del mondo accademico è quello di sviluppare le conoscenze, di fare ricerca per diffondere queste conoscenze e soprattutto unificare ed ibridare le varie competenze che concorrono a sviluppare questa innovazione. Negli ultimi cinque anni abbiamo sviluppato attività di ricerca, costituito ed irrobustito il nostro network di riferimento che ci ha dato l’occasione per creare delle occasioni di confronto mettendo intorno allo stesso tavolo la domanda e l’offerta. Attraverso questo confronto e attraverso le conoscenze che vengono sviluppate tramite l’attività di ricerca abbiamo la possibilità di sviluppare un’intensa attività di comunicazione per supportare tutti i soggetti interessati ad un arricchimento professionale. Quest’anno abbiamo deciso di irrobustire ulteriormente l’attività di ricerca spingendoci più a valle lungo le fasi industriali della filiera, attivando il filone alimentare 4.0 relativo alla tracciabilità alimentare ed alle tecnologie blockchain.  Nonostante le difficoltà legate a questo periodo storico, abbiamo potuto vedere come gli operatori siano ottimisti e guardino al futuro in modo estremamente positivo: il digitale si è fatto strada come abilitatore di relazioni, formazione ed aggiornamento professionale; abbiamo assistito a un vero e proprio recupero di immagine del settore agricolo che ha saputo sostenere l’intero settore agrifood: la pandemia porterà maggiore attenzione per il digitale, per la sua integrità ambientale e per la qualità del lavoro ma assisteremo anche ad un cambiamento dei consumi con sempre maggiore interesse per i prodotti biologici, da filiera corta e certificati».

Nel corso dell’evento sono intervenuti i rappresentanti dell’Osservatorio Smart AgriFood, tra cui Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood dell’Università degli Studi di Brescia, Chiara Corbo, Direttore dell’Osservatorio Smart Agri Food del Politecnico di Milano e Filippo Renga, Co-Fondatore degli Osservatori Digital Innovation.

Numerosi anche i rappresentanti degli enti e delle aziende 4.0 italiane intervenuti per portare le loro esperienze aziendali nell’ambito dell’innovazione, tra cui Fulvio Conti, responsabile Market application Services practice and innovations AlmavivA, Gino Mainardi, Innovation and Advanced Engineering di Cobo Group, Francesco Taroni, Electric and Electronic System and Digital System Manager at Same Deutz-Fahr, Antonio Samaritani, CEO di Abaco Group, Donato Rotundo, Direttore Area Sviluppo Sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, Roberta Tardera, responsabile comunicazione e marketing Ioppì, Igor Boccardo, CEO di Genagricola, Ivano Valmori, fondatore Image Line, Paolo Cera, Marketing manager di Kuhn Italia, Daniele Romano, Marketing and Business Development Manager di Vega, Giorgio Lecchi, Industrial Director di Mutti, Andrea Polo, CTo SISS Pre, Matteo Vanotti, Co-Founder XFarm, Luca Poli, Program Manager di AgroAdvisor, Alberto Villa, Responsabile dei Processi della Qualità e dello Sviluppo Tecnologico della Latteria Sociale Valtellina, Daniele Piva, Direttore del Servizio Produzioni Agricole di Conserve Italia, Simone Pompili, Direttore del reparto IoT& Security Services A2A Smart City. Autore: Milena Zarbà

 

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