Siamo giunti, come ogni anno, al momento più importante di tutta la campagna risicola: quello delle semine di varietà di riso .Le domande che molti risicoltori si pongono sono: “le scelte operate nei mesi scorsi saranno quelle giuste? sono in tempo per cambiare idea?”.
L’INVERNO E’ FATTO PER PROGRAMMARE
Ovviamente non esiste una risposta corretta. Tutti i risicoltori passano i mesi invernali a raccogliere ed elaborare informazioni. L’obiettivo è poi poter prendere decisioni circa la coltivazione dell’anno seguente. Tuttavia, spesso queste scelte non possono poi essere messe in pratica a causa dell’andamento climatico o di altri fattori non controllabili che ne determinano l’impossibilità di attuazione.
STAGIONE 2024 CARATTERIZZATE DA TANTO MALTEMPO
Lo scorso anno molte aziende non sono riuscite a coltivare come si prefiggevano. Le cause furono e continue piogge, nel 2022 la stessa cosa è stata causata dalla siccità. Cosa possiamo quindi dire sulla situazione delle semine 2025? L’andamento stagionale 2025 sembrava rispecchiare quello della scorsa annata. E poi arriva il periodo di bel tempo, rendendo possibili tutte quelle lavorazioni che non si erano potute effettuare durante il periodo invernale e ad inizio primavera. Il ritorno delle piogge ha poi di nuovo bloccato ogni cosa. A questo punto alcuni risicoltori sembrano intenzionati a ritornare alla tradizionale semina in acqua, meno dipendente dalle condizioni ambientali.
MANCANO ANCORA LE CONSEGNE DI SEMENTE
Il Risicoltore ed ex tecnico Ente Risi Massimo Zini afferma:« Le piogge hanno ritardato le lavorazioni del terreno, ma anche la consegna delle sementi non è ancora stata completamente effettuata, per cui le semine sono in ritardo anche quest’anno». Molti sono gli indizi che sembrano indicare questo aumento della semina “in acqua”, favorita anche dagli incentivi economici messi in campo dalle Regioni a cui si potrà aderire anche per le semine del 2025. Giova quindi ricordare che la semina in acqua comporta problematiche diverse rispetto alla semina “in asciutta”.
PROBLEMATICHE FITOSANITARIE
Principalmente la “semina in acqua” è più soggetta all’attacco del Punteruolo acquatico, parassita che può recare gravi danni in quasi tutte le zone di coltivazione. Quindi potrà essere utile seminare semente conciata con prodotti insetticidi. Prodotti che proteggono le giovani piantine. Ricordiamo tuttavia che nelle zone a protezione ambientale della Lombardia l’impiego di prodotti insetticidi è consentito solo sui bordi dei campi.
Inoltre lo sviluppo delle alghe nella semina “in acqua” è maggiore. E’ buona norma effettuare un’attenta sorveglianza intervenendo con una “asciutta” alla comparsa dei primi sintomi. Il sondaggio sulle semine condotto, come ogni anno, da Ente Nazionale Risi indicava l’intenzione dei risicoltori di aumentare la superficie coltivata, in linea con le richieste dell’industria di trasformazione. Analogamente, leggiamo dalla relazione Corteva.
L’aggiornamento pubblicato in data 07/03/2025 riportava un aumento rispetto all’anno scorso della superficie totale di 7.441 ha, un calo dei risi con granello Tondo, una sostanziale stabilità dei risi con granello Lungo B e un aumento significativo dei risi con granello Lungo A e Medio. Tuttavia la disponibilità di semente risulta limitata e alcune aziende sono state costrette (o hanno scelto) a rivedere le loro scelte.
VARIETA’, IL PARERE DEI TECNICI CAP NORD OVEST…
Domenico Giorcelli, Tecnico per il riso “da seme”di CAP Nord Ovest, afferma:« Secondo il mio parere le semina nell’areale Piemontese hanno ormai raggiunto il 20-30 % della superficie prevista, molte aziende stanno effettuando richieste di semente di varietà con granello “Tondo”, in particolare Selenio, variando quanto prenotato in precedenza».
Cesare Rocca, tecnico sul territorio del CAP di Nord Ovest conferma: « Le semine sono state ostacolate dalle piogge, ma la pausa prevista per questa settimana spingerà molti risicoltori a seminare il più possibile».
…E DI GIOVANNI PAVESI (VIPETROL)
Giovanni Pavesi, responsabile settore agricoltura di VIPETROL aggiunge: «Sulla base delle nostre vendite sembrerebbe confermato un lieve aumento della superficie a riso. Tuttavia, è sorprendente l’aumento delle varietà con granello “da risotto” ad eccezione di quelle del gruppo “Arborio”. Queste ultime risultano, dai nostri dati, in calo».
A PAVIA SI RISCOPRE LA SEMINA A FILE
Anche i tecnici della Coldiretti di Pavia confermano la stessa situazione con molte aziende che hanno dato la precedenza alla semina del mais e che hanno iniziato a seminare riso da poco tempo. Tuttavia la precedente interruzione delle piogge avvenuta attorno alla metà di aprile ha indotto alcuni risicoltori a seminare con la metodologia della semina “interrata a file”. Questa decisione si sta rivelando una scelta sseccata. Infatti, alcune coltivazioni iniziano a “fare fila”, proprio grazie alle recenti piogge.
Nella Lomellina “storica” non sembrerebbe esserci, quindi, un forte incremento della superficie coltivata a riso. Nelle zone più marginali, invece, sembra che la coltivazione della soia venga in gran parte sostituita dalla risaia. Probabilmente la bassa redditività della coltivazione dovuta ad un andamento del mercato e delle produzioni inferiori alle attese, ha spinto alcune aziende a cercare di sostituirla con il riso.
La stessa cosa può essere indicata per le zone di Milano, Pavia e Lodi.
IL COMMENTO DI CALLEGARINI (CAI)
Daniele Callegarini, consulente presso il CAI (Consorzi Agrari d’Italia) della sede di Ferrara afferma : «Anche nella zona di Codigoro le semine sono state ostacolate dalle piogge e, ad oggi, sono state effettuate solo su una piccola parte della superficie prevista. Tuttavia sembrerebbe che, anche nel ferrarese, la superficie coltivata a riso possa subire un leggero incremento».
SUPERFICIE, CALANO VARIETA’ LUNGHI A
Le stime realizzate dall’Ente Risi sembrerebbero, per il momento, confermate per quanto riguarda la superficie coltivata. Per le scelte varietali sembrerebbe che i risicoltori si stiano orientando verso una riduzione delle varietà con granello Lungo A (in particolare quelle con granello “da parboiled”) rispetto a quanto indicato dal sondaggio dell’Ente Risi. Questa superficie è sostituita da risi a granello Tondo e Lungo B. Tuttavia è evidente che le operazioni di semina sono solo all’inizio. Molte sono le variabili che potranno influenzarne l’andamento.
ASPETTIAMO LE SEMINE DI SECONDO RACCOLTO
Ricordiamo che, normalmente, solo nel mese di Giugno una volta concluse le semine “di secondo raccolto” sarà possibile effettuare una corretta valutazione. Una cosa risulta comunque evidente: la richiesta di Riso Italiano del mercato continua ad essere sostenuta. Quindi, è auspicabile che anche le semine lo siano, per non lasciare spazio alle importazioni estere. Ulteriori informazioni sulla campagna di commercializzazione dello scorso raccolto possono essere apprese nella Relazione di mercato al MASAF, presentata dall’Ente in data 10 Aprile 2025 e reperibile QUI. Autore: Franco Sciorati
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