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STRADA INTERROTTA?

da | 5 Dic 2013 | Riso in cucina

risobiancoStrada del riso già interrotta? Una notizia che sta circolando nella filiera risicola potrebbe guastare la festa alla strada del riso di qualità che sta nascendo a Vercelli grazie al lodevole sforzo della Provincia e di un gruppo di operatori. Ci riferiamo alla nuova legge sul mercato italiano del riso che sta prendendo forma dopo anni di discussioni e che potrebbe vedere la luce in questa legislatura. Se ne è discusso il 29 novembre all’Ente Risi, nell’ambito di una riunione tecnica che ha partorito una prima bozza. 

Mentre la prima strada agroalimentare di qualità scommette sulla valorizzazione delle varietà tradizionali, la nuova legge potrebbe limitare fortemente gli spazi di manovra di chi vuole valorizzare la terra eusebiana che produce questo cereale perché una delle ipotesi di lavoro prevede che le denominazioni di vendita del prodotto nazionale (escluse dop e igp) si limitino a 9 varietà, le uniche che avranno una diffusione davvero ampia. Se le notizie che circolano fossero confermate, dal mercato italiano rischierebbe di sparire il mitico Maratelli (e non solo), che l’Amministrazione provinciale vercellese ha citato come uno dei punti forti del suo progetto di marketing. In base alla nuova legge se una varietà storica sarà inserita nella griglia che permetterà di vendere quella varietà con una delle denominazioni più diffuse non potrà più essere venduta con il proprio nome. Se invece vorrà uscire dalla griglia, potrà ancora essere venduta con il proprio nome ma si condannerà all’emarginazione nella distribuzione commerciale. Quindi, stando alle indiscrezioni, potrebbe essere venduto come Maratelli solo il riso ottenuto da quella varietà e solo se non sarà collegato alle denominazioni principali, quelle che faranno il mercato.

Un bel problema per chi vuol valorizzare un territorio che è il cuore della risicoltura. La strada del riso vercellese è  infatti un itinerario che toccherà, grazie a numerose iniziative,  tutti i paesi vercellesi che ospitano le risaie, da Gattinara fino a  Cigliano, da Borgo Vercelli a Crescentino. Vi hanno già aderito più di 150 aziende sul territorio, imprese risicole e ristoranti, enti e associazioni, anche in vista di Expo 2015.Uno dei primi eventi in programma punta a far conoscere il riso Maratelli, tradizionale varietà di semifino costituita nel 1914 ad Asigliano Vercellese. Un impegno che – al di là dell’indubbio profilo culturale – rischia di cozzare con un mercato che sarà necessariamente ridisegnato (prima de iure e poi de facto) dalle nuove denominazioni di vendita: Arborio, Roma/Baldo, Carnaroli, Ribe, Vialone Nano, S.Andrea e (forse) Originario, Padano, Rosa Marchetti. Nelle prossime ore probabilmente si conosceranno i dettagli della bozza di legge su cui si sta lavorando. (5.12.13)

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