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«SALVIAMO I GHIACCIAI CON LA SOMMERSIONE»

da | 23 Mar 2019 | NEWS

In questi giorni, sorvolando i ghiacciai che rappresentano la nostra riserva idrica per l’irrigazione si vede solo un deserto di pietre e di roccia: dalle misurazioni del meteorologo Luca Mercalli i nostri approvvigionamenti si assottigliano ad una velocità di oltre 30 metri all’anno e le riserve idriche costituite dai nevai annuali non hanno assolutamente la benché minima consistenza. Questi sono i dati emersi dal convegno “Vercelli capitale delle acque” fortemente voluto dal sindaco di Vercelli Maura forte, dall’associazione irrigua Ovest Sesia, dall’università del Piemonte orientale, con l’intervento dei professori Barbato e Mainini, i quali hanno concertato nella collaborazione attiva dei Lions di Vercelli e di Santhià e dell’aeroclub di Vercelli un analisi approfondita delle realtà drammatiche che si prospettano sul nostro ecosistema. (AVVISO: I NUMERI DEL CLEARFIELD)

Luca Mercalli metereologo di fama internazionale ha espresso le preoccupazioni per un futuro prossimo qualora il riscaldamento aumentasse portando a una vera e propria desertificazione della nostra Pianura, privata totalmente dalle capacità idriche dei ghiacciai che velocemente vanno sciogliendosi. Nonostante la possibilità di rallentare il fenomeno del surriscaldamento molti danni climatici non possono essere più reversibili.

L’ingegner Luca Bussandri, direttore generale dell’associazione irrigua Ovest Sesia, ha descritto come la possibilità di risparmiare la risorsa idrica risieda nella scelta degli agricoltori di praticare la sommersione alla semina, laddove al contrario con l’asciutta si avrebbe solo un depauperamento del territorio, nonchè la perdita di valore dell’ecosistema. Anche il risicoltore Andrea Vecco (Aeroclub Vercelli) oltre ad aver evidenziato i riscontri avuti durante le missioni in volo circa la riduzione dei ghiacciati, ha espresso l’importanza di eliminare tecniche di semina e di coltivazione in asciutta e ha ricordato come seppur i consorzi irrigui siano volontari e privi di un minimo potere coercitivo nei confronti dei coutenti dovrebbero essere considerati alla stregua di un condominio gestore di un bene comune, in cui il danno provocato dalla scelta del singolo a carico della collettività consortile.

Maura Forte e l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero hanno concordato sull’esigenza di coordinare in una cabina di regia comune azioni e misure preventive che arginino gli effetti del riscaldamento globale sul nostro territorio ed un riconoscimento internazionale  del valore del nostro ecosistema da parte dell’Unesco.

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