Estate di grandi concerti, di applausi scroscianti, di decibel alle stelle per il giovane compositore vercellese Cesare Picco. Lo scorso luglio all’Umbria Jazz Festival ha suonato dal vivo per una settimana tutte le sere. Poi, si affacciato al Festival di Lucca e si esibito con Ricky Fant & Band a Roma. Ma la gloria non si mangia e allora un bel problema anche quello di trovare locali aperti a notte fonda. Il Risicoltore lo ha intervistato e ha scoperto un altro grande fan del riso! Cesare, del resto, nato a Vercelli ed da sempre legato alla terra monferrina. Il buen retiro di Brusachetto ( in terra caminese, sulle prime pendici monferrine che si raggiungono da Trino), infatti, stato ed tuttora il luogo che lega saldamente Cesare alla sua infanzia, alla sua giovent ed alla sua famiglia. "La collina – dice Cesare – per me la terra, la nebbia autunnale, il caldo ed il sole estivo che scaldano e rinsecchiscono la terra sino a farla spaccare, il profumo dolciastro e stordente delle ciliegie e della frutta in fiore, la vendemmia con i suoi colori e i suoi odori di tino, di mosto&ma soprattutto il panorama mozzafiato della risaie che, a primavera, si stagliano ai piedi della collina dove la mia famiglia ha casa e che si dipingono in un mare azzurro che il vento increspa e dove il cielo, nelle giornate limpide , si specchia regalando a chi le guarda un panorama unico ed irripetibile. Quelle immagini – dice ancora – sono sempre nel mio cuore e non c’ paese o terra pur bella cui io mi sia accostato o mi accosti che me ne facciano separare". Anche sui primi piatti, Cesare Picco ha le idee chiare: "Da giovanissimo – racconta al giornale dell’Ente Risi – cucinavo soprattutto pasta con intingoli e sughi che amavo inventare la momento. Col passare del tempo e da quando vivo stabilmente a Milano amo concedermi la sera anche qualche bel risotto fumante. Il riso uno dei piatti che hanno scandito la mia infanzia e la mia adolescenza a Vercelli. Per questo lo amo molto ed difficile che quando raggiungo Brusachetto per un fine settimana la mamma non mi proponga uno dei suoi risotti pi buoni, quello allo zafferano o quello al gorgonzola. Quanto a me, tempo permettendo, amo cucinarlo. A Milano , se mi trovo con amici, scatta sempre la rivalit sul risotto da fare: alla Milanese o alla Vercellese ? Di solito vincono le mie proposte anche perch sono il pi attrezzato: da Vercelli, infatti, mi arrivano tutti i risi di eccellenza, brochure promozionali, ricettari&e comincio a sapere tutto sulle varier , sulla tenuta di cottura del Baldo, sull’uso nei dolci del Sant’Andrea e del Balilla, sulla versatilit del Riso Venere…"
UN LABORATORIO MONDIALE PER IL RISO ITALIANO
Importante incontro-laboratorio all’IRRI sugli stress biotici. Parla Biloni (Ires)