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RACCOLTO SPAGNOLO DI RISO 

Andalusia
In Spagna, ormai a raccolto quasi concluso, si conferma un andamento negativo dell’annata risicola, soprattutto se comparata con la media degli ultimi quattro anni. Lo conferma la Federazione delle cooperative agricole della Catalogna (Fcac), una delle principali aree di produzione della Spagna. Secondo i dati dell’associazione delle cooperative il raccolto di riso è in calo del 13,8% rispetto all’ultima campagna – che non è buona – e scende da 122.252 a 105.381 tonnellate.
Si tratta del raccolto più basso degli ultimi decenni. Addirittura sarebbe inferiore del 22,47% alla media degli ultimi 4 anni, pari a 135.919 tonnellate. Nonostante tutto, le cifre sono comunque superiori alle prospettive iniziali.
Prospettive che erano molto negative vista l’incertezza sulla disponibilità di acqua per l’irrigazione. LEGGI L’ARTICOLO.

IL COMMENTO DI JORDI CASANOVA

Jordi Casanova, responsabile del riso presso la FCAC, sostiene che la ragione principale del calo della produzione siano le restrizioni idriche, che hanno comportato la necessità di ricircolare l’acqua di irrigazione dagli scarichi o di effettuare irrigazioni parziali intermittenti durante la campagna. Inoltre, i venti di luglio e le alte temperature di agosto non hanno favorito la maturazione di alcune varietà, come il riso Bomba, il cui raccolto ha dovuto essere anticipato di quasi due settimane.

Altri fattori che hanno danneggiato la produzione di quest’anno sono la mancanza di strumenti efficaci di controllo contro alcune erbe infestanti e l’eccesso di salinità che ha colpito gli appezzamenti, soprattutto nell’emidelta destro, situati in zone profonde o confinanti con il mare Infine, una grandinata alla fine di agosto ha causato danni localizzati su 800 ettari a Poble Nou, La Ràpita e Amposta, raggiungendo in alcune zone perdite pari a quasi il 100% del raccolto.

Per questi motivi localmente sono numerose le aziende agricole con perdite superiori al 30% rispetto ad una produzione media.
L’incidenza della diminuzione dipende da ciascuna varietà e le più colpite sono il Bomba e alcune varietà a chicco lungo del gruppo Provisia, dove le diminuzioni sono molto gravi e raggiungono rispettivamente il 25% e il 40%.

AUMENTA PROVISIA

In questa campagna, la superficie di alcune di queste varietà a chicco lungo del gruppo Provisia è aumentata in modo significativo (del 70%). Ciò spiega che, pur rimanendo in minoranza, le varietà a grano lungo rappresentano già circa 3.200 ettari contro la media di 1.900 ettari degli ultimi 4 anni. La varietà di grano JSendra, una delle più coltivate nel Delta dell’Ebro, ha saputo mantenere le rese nella media. Quest’ultima ha permesso di attenuare gli effetti degli elementi negativi che hanno colpito la campagna.

A livello spagnolo, si stima che l’offerta di riso sarà molto bassa. La causa è la drastica riduzione delle superfici seminate in importanti comunità autonome. Ciò si sta traducendo in prezzi in aumento e, secondo gli ultimi dati ufficiali del Ministero dell’Agricoltura, i prezzi del riso semigreggio superano i 500 euro/tonnellata (530 euro/tonnellata per il riso di tipo Japonica e 564 per quello Indica).

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