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MENSE A KM ZERO

da | 18 Nov 2013 | Riso in cucina

risotto_con_cipollottiIl chilometro zero è un mito oppure è realtà? A Bergamo hanno dimostrato che è possibile rifornire le mense scolastiche con prodotti locali: il menù di lunedì 25 novembre sarà costituito da minestra di riso e patate, formai de mut, insalata e mele fornite da aziende agricole di Coldiretti Bergamo. Il riso viene da Martinengo, come le patate, il formaggio dalla latteria sociale di Valtorta, le mele dalla Valtellina, e le insalate da Carrobbio degli Angeli. Parliamo del progetto “Mangio locale, penso universale”, promosso dall’assessorato alla pubblica istruzione del comune, insieme a Bergamo Servizi Pubblici, l’impresa Ser.car e Coldiretti. Dieci istituti comprensivi hanno aderito al progetto, con 27 classi per un totale di 700 alunni del primo e del secondo ciclo delle scuole primarie della città. Il progetto “Mangio locale e penso universale” porterà inoltre gli alunni a creare due orti didattici e a produrre degli elaborati che saranno oggetto di un concorso: in palio vari premi, tra cui l’ingresso all’Expo 2015 di Milano. I menù a km zero saranno serviti una volta al mese nelle mense e corrispondono a circa 5.000 pasti. Una bella iniziativa che lotta con mille problemi logistici, ma li supera. Che si limita a un trentesimo del mese, ma è l’inizio. Che cerca di contagiare altre realtà. Solo in Lombardia, è lunga la lista dei frutti della terra che dal produttore potrebbero finire direttamente nel piatto del consumatore, in particolare per quel che riguarda le mense. Diversamente da quel che avviene in Francia però, lamenta la Coldiretti, da noi non viene favorito il prodotto stagionale del territorio, che garantirebbe anche la prevenzione sanitaria avendo meno additivi e conservanti. La confederazione ricorda che sono circa 50mila le aziende agricole della regione – 137mila contadini – e che sarebbero in grado di garantire il fabbisogno di materie prime per le mense scolastiche. Del resto, 100mila ettari di terra lombarda non sono pochi. Producono oltre 600mila tonnellate di riso all’anno, per fare un esempio. Nelle stalle padane si mungono circa 4 milioni e mezzo di tonnellate di latte (il 40 per cento della produzione nazionale) all’anno, mentre nei frantoi del bresciano e anche del comasco vengono prodotti circa 850mila litri di olio extravergine di oliva. Nelle fattorie si allevano 4,7 milioni di suini per il circuito dei salami e prosciutti Dop, ma ci sono anche forti allevamenti avicoli e bovini da carne. Per non parlare dei formaggi: solo di padano ne vengono prodotte 4 milioni e mezzo di forme all’anno. Nelle mense lombarde oggi finisce solo il 20 per cento delle materie prime locali. I gestori di queste ultime ribattono: non sempre si trovano materie prime con le caratteristiche tecniche previste dalla legge, della qualità e quantità che servono. (12.11.13)

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