Le borse merci propongono listini con nuove variazioni negative nelle sedute di inizio settimana.Avviso
TERRA E SOLE A 60 €/Q
Vi abbiamo riferito già ieri, nella nostra intervista a Carlo Besostri (leggi), come i nuovi cali si siano registrati fin da lunedì mattina a Novara. Come previsto nell’ultima analisi (leggi) le quotazioni in diminuzione nel primo mercato della settimana sono state Terra e Sole, due voci delle tre indicate anche come tondi generici dagli operatori. Queste tornano ufficialmente a 60 €/q lordi. La terza del gruppo, Omega, resta a 65 €/q lordi. Tale cifra, tuttavia, sembra pressoché impossibile da ottenere all’atto pratico per questa varietà.
Martedì mattina a Vercelli (Avviso) confermati tutti i cali visti nelle sedute precedenti ad eccezione di quello di Sole. La sua quotazione è segnalata però come nominale, al pari di Omega, mentre dalla altre voci scompare tale dicitura. Questo può voler dire che gli scambi sono stati un po’ di più della scorsa settimana, seppur minimi. Sottolinea, inoltre, che anche qui i 65 €/q lordi per tutti i tondi generici non vengano più offerti.
POSSIBILI CALI PER TONDI E LUNGHI A DA PARBOILED “DI PREGIO”
Gli operatori tutt’al più riferiscono che questa offerta economica è sopraggiunta dall’industria per Selenio, insieme a Centauro le varietà di riso tondo più apprezzate, oggi quotate 70 €/q lordi su tutti i listini. Questo prezzo non è stato corrisposto dai risicoltori ma se ciò accadesse potrebbe trascinare entrambe le voci ad un passo indietro, ulteriore per Selenio dopo il recente calo da 75 a 70 €/q lordi.
Martedì pomeriggio il listino di Milano conferma tutti i deprezzamenti che in questa sede non erano ancora stati registrati. Aggiunge anche il calo della voce Loto, legata alle varietà più pregiate tra i lunghi A da parboiled come CL007 o Leonardo. Questa nelle altre sedi non viene più quotata e ci si riferisce alla nuova voce Leonardo, ancora a 80 €/q lordi ufficialmente. In ogni caso questo calo su Milano, sede sempre maggiormente vicino al mercato del riso lavorato, potrebbe voler dire che l’industria offre massimo 75 €/q lordi per tutti i lunghi A da parboiled. Anche in questo caso appena tale cifra verrà accolta dai risicoltori anche i listini delle borse più vicine ai produttori potrebbero vedere la quotazione Leonardo in calo.
ALLARME DAI NUMERI SUI TRASFERIMENTI
Stabili tutte le altre voci, anche se la domanda continua a calare in modo generale rispetto ad alcune settimane fa. Leggermente più richiesti, secondo quanto riferito dagli operatori, i lunghi B ed i similari del Carnaroli. Come si evince anche dalle variazioni a listino il momento più complesso lo vivono i tondi. L’arrivo di merce di questo comparto a dazio 0 dal sud-est asiatico sta sicuramente influendo sulla domanda. Altra grande influenza, come più volte sottolineato, arriva dalla disponibilità trasferibile. Questa è a quantitativi tripli rispetto all’anno precedente a pari data. Tale dato, pur considerando la sua minor eloquenza rispetto al quantitativo vendibile, non può non influire.
Allargando ancor di più lo sguardo sulla tabella trasferimenti fornita da Ente Risi, sorprende in negativo leggere il trasferito totale. Ad oggi si sono trasferite 793.410 tonnellate di risone (63,2% del raccolto denunciato dai risicoltori). Nelle tre campagne precedenti erano arrivati agli impianti di lavorazione a pari data 1,15 milioni di tonnellate nel 2021-2022 (76,5% del totale), 1,05 mln di tonnellate nel 2020-2021 (68,2% del totale) e 1,1 mln di tonnellate nel 2019-2020 (70,2% del totale). Valori così distanti ci segnalano che, oltre al grande problema produttivo e di investimento in ettari causato dalla siccità, il riso italiano in questa campagna soffre molto anche sul fronte collocamento e competizione sul mercato globalizzato. Autore: Ezio Bosso.
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