Nessuna novità a listino nelle sedute di borsa lombarde. A Mortara le quotazioni restano totalmente invariate, mentre Milano si allinea ai recenti apprezzamenti visti per i tondi ma mantiene prezzi invariati per il mercato interno.
LUNGHI A POCO ACQUISTATI
Il capoluogo lombardo propone così il gruppo Arborio a 94 €/q lordi, mentre a Mortara il prezzo massimo ufficiale è pari ad 88. Due valori lontani dalla realtà allo scambio, secondo quanto riferiscono gli operatori, che vede la totale assenza di compratori anche al prezzo minimo espresso dai listini dedicati al risone, gli 85 €/q lordi visti lunedì a Novara (LEGGI). Questo gruppo è sicuramente il meno acquistato delle riserie nei mercati in analisi, nei quali l’interesse all’acquisto dei compratori è parso ridotto per molte altre voci a listino.
Partendo dalle altre appartenenti al mercato interno, rimangono pesantissimi sia Carnaroli Classico sia i Similari. Per il primo sembra si fatichi ad ottenere i 100 €/q lordi di Mortara, con Milano che esprime una quotazione pari a 104 €/q lordi. Per Caravaggio e gli altri risi in griglia sembra complesso anche scambiare ai 94 €/q lordi visiti a Milano, in questo caso il prezzo minimo con Mortara a 96 €/q lordi.
Cala anche l’interesse per i gruppi Roma e Baldo rispetto ad inizio settimana. Per il gruppo maggiormente rappresentato da CL 145 scompaiono le voci di scambi a 78 €/q lordi. Per quello dove Cammeo la fa da padrone sembra si cominci a faticare ad ottenere 70 €/q lordi. Passando ai lunghi A maggiormente dedicati all’export si confermano le voci di difficoltà a trovare acquirenti a per CL 007, nonostante il prezzo tutt’altro che elevato pari a 45 €/q lordi. Domanda leggermente maggiore per Diva alla quotazione ufficiale, con rinnovate voci di possibili scambi a 42 €/q lordi in caso di pagamento lungo. Va meno bene per i medi, con la scarsa presenza di compratori anche ai poco soddisfacenti per gli agricoltori 40 €/q lordi in essere.
INTERESSE IN CALO PER I LUNGHI B CAUSA IMPORT
Ricordiamo che per questi comparti, medi e lunghi A da parboiled/export, vi sono disponibilità trasferibile più che doppie rispetto a tutti i tre anni precedenti a pari data. Il bollettino emesso in settimana relativo ai trasferimenti (VEDI) testimonia inoltre che il calo d’interesse dei compratori non è solo in borsa merci ma anche nei ritiri. Nei 7 giorni analizzati solamente 15.846 tonnellate di risone sono uscite dai magazzini dei risicoltori, valore in netto calo rispetto al consueto. Tra queste tonnellate, solamente 1.177 sono risultate essere di lungo B, per i quali i 55 €/q lordi si ottengono a fatica allo scambio. Gli “indica” nostrani vivono un momento di flessione nell’interesse dei compratori che pare essere dovuto alla recente accelerata vista nelle importazioni. Queste hanno raggiunto ben 136.134 tonnellate all’ultima rilevazione di Ente Risi, con una crescita rispetto allo scorso anno arrivata al 20%.
Gli apprezzamenti di Milano riguardanti i tondi, l’unico comparto con notizie positive, portano le quotazioni di Omega e Araldo ai 60 €/q lordi già visti in precedenza in tutti gli altri listini. La domanda continua a mostrarsi decisamente ben predisposta all’acquisto di risi con questo granello, consolidando i prezzi cresciuti recentemente. Si continua a vociferare della possibilità di ottenere qualcosa in più dei 70 €/q lordi proposti come ufficiali per Selenio ma la poca disponibilità di offerta ed i conseguenti pochi affari conclusi non motivano variazioni a listino. Autore: Ezio Bosso
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