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TUTTA LA VERITÀ SUI CL E SUL VENERE

da | 1 Apr 2022 | NEWS, Prodotti in campo

Minoia

Tondo, ancora tondo e sempre tondo. Le semine 2022 viste da Sapise confermano le previsioni del mercato. «Si investe sulle varietà che oggi sembrano più remunerative – commenta il direttore della società sementiera, Carlo Minoia (foto grande) – e quindi il tondo fa la parte del leone, dopo il disinvestimento dello scorso anno e l’aumento dei prezzi di questi mesi».

Chi paga pegno?

Gli indica tengono, ma il parboiled e le varietà da interno non hanno lo stesso appeal. Certo, in alcune aree del Milanese e del Pavese si continuerà a seminare varietà da risotto, ma non si prevedono exploit. Alla fine, è facile pensare che mancheranno all’appello parecchi ettari.

Dicono che mancheranno all’appello le varietà Clearfield di Sapise. E’ così?

Inaspettatamente, abbiamo ricevuto una lettera dal nostro partner in quella operazione, con la quale si chiude il rapporto. Di conseguenza, alcune varietà costituite con quella tecnologia non potranno essere più vendute, nè da noi nè da altri. Mi spiace per l’industria, che aveva scommesso su varietà CL ormai collaudate e convincenti. Anche i nuovi risi CL su cui stavamo lavorando, un indica e un tondo, non saranno commercializzati.

Questa decisione viene messa in relazione alla alleanza tra Sapise e Adama per la commercializzazione di risi ibridi. Pensate che l’ibrido soppianterà il Clearfield?

Innanzi tutto l’accordo è tra Norverisi e Adama, non Sapise e Adama, il che rende incomprensibile la decisione del nostro partner di rompere. Ciò detto, l’ibrido è un prodotto innovativo dalle grandi potenzialità ma la sua vocazione è la coltivazione nelle zone marginali della risicoltura, sui terreni sciolti e dove la pianta può incorrere in situazioni di stress idrico. Non credo che si possano sovrapporre i due mercati. Certamente, in molti terreni della Lomellina gli ibridi faranno grandi cose: inoltre, non richiedono particolari concimazioni, cioè i nostri ibridi si coltiveranno come le altre varietà di riso.

Visto che parliamo di costitutori e di diritti, sul mercato si parla anche del Venere® e ci si chiede se tra un anno, quando scadrà la privativa europea, tutti potranno coltivarlo e quindi anche il rapporto di esclusiva con Riso Scotti salterà.

Questa è una chiacchiera. Se, alla scadenza del brevetto comunitario, sparissero i diritti dei costitutori, anche il Carnaroli potrebbe essere coltivato come riso da seme senza versare un euro all’Ente Risi, che detiene la titolarità della varietà. La produzione di Riso Venere®, è interamente gestita all’interno della cooperativa, pertanto solo aziende da noi selezionate e contrattualizzate con un regolare contratto di coltivazione possono produrre riso Venere®. Inoltre tutta la produzione e la commercializzazione di Venere® sono monitorate e verificate annualmente per una filiera Certificata SGS,  di rintracciabilità del prodotto secondo la norma UNI EN ISO 22005.  La riproduzione di questo riso pigmentato non autorizzata, e senza aver acquistato regolarmente seme certificato, o venduto irregolarmente fuori della filiera Riso Venere® Sapise, è a tutti gli effetti una frode a danno non solo di SAPISE ma del consumatore.

In queste settimane avete lanciato il Misaki, di che si tratta?

E’ la nostra varietà da sushi, che sta attirando fortemente l’industria perchè ha caratteristiche organolettiche superiori alle varietà da sushi coltivate finora in Italia.

Quando arriverà in tavola?

Molto presto, visto che c’è una riseria vercellese che sta lavorando per avviarne la trasformazione. (IP)

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