Il consorzio vendita risone di Vercelli ha una ricetta che funziona contro la crisi dei prezzi del risone. Non è una ricetta nuova ma ha dato i suoi frutti quest’anno e può continuare a darli, a certe condizioni. “Grazie ai contratti stipulati preventivamente con le riserve – spiega Giovanni Saviolo, presidente del Cvr – a 28 euro per il tondo generico e 30 per il Centauro quest’anno siamo riusciti a tenere delle medie alte, con una certa soddisfazione per i nostri associati”. Effettivamente il Cvr ha liquidato ai soci il Centauro a 30 euro ivato contro i 26,3 della media di mercato, il Sole è il Terra a 26,7 contro 24,9, i risi Dardo, Luna, Ronaldo a 28,3 contro 27,5 e l’indice a 30,2 contro 30,1. “Secondo noi, è irrealistico battere la strada del contratto a prezzo fisso con questo mercato – spiega Saviolo – ma può essere sensato sia per i risicoltori che per l’industria fissare, per varietà omogenee, dei prezzi minimi e massimi che garantiscano entrambi. Unico ostacolo? La scarsa propensione dell’industria in fasi di mercato come questa a legarsi le mani”. Anche per il Cvr, l’industria risiera sta stoccando grandi quantità di risone a basso prezzo e “con tali riserve e la prospettiva di un anticipo della trebbiatura temiamo un nuovo calo dei listini sotto raccolto”, dichiara Saviolo.