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ISAGRO SORRIDE

da | 13 Nov 2015 | NEWS

logoLa ripresa c’è e Isagro la sente. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi della società mondiale che produce – tra l’altro – biostimolanti per la risicoltura sono cresciuti infatti del 12%, arrivando a 114,4 milioni di euro e sono stati generati principalmente dalle maggiori vendite in Italia e in India. In aumento anche il margine operativo lordo (Ebitda), addirittura del 35% e il risultato operativo, con un recupero della perdita sul risultato netto di gennaio-settembre e una posizione finanziaria netta consolidata a debito al 30 settembre 2015 di 5 milioni rispetto ai 27,3 al 30 settembre 2014, aumento determinato «principalmente dall’incremento del capitale circolante, in una situazione in cui i mezzi propri rappresentano circa il doppio della posizione finanziaria netta e contribuiscono a finanziare il capitale circolante stesso per 11,2 milioni di Euro» spiega un comunicato della società. Le previsioni sulle vendite del quarto trimestre non sono tuttavia positive: «in Brasile, dagli effetti del fenomeno climatico “El Niño” e della crisi economico/finanziaria in corso nel Paese, con un calo della domanda in particolare di fungicidi, livelli elevati di stock presso i canali distributivi e pressioni su volumi e prezzi; negli Stati Uniti, da una stagione particolarmente secca sugli stati occidentali che ha comportato un incremento del livello di stock presso i canali distributivi, con attese di minori vendite rispetto al 2014 nell’ultima parte dell’anno; in India, dove Isagro opera direttamente nella distribuzione tramite la società controllata Isagro Asia, da una stagione monsonica sfavorevole, con attese di vendite sul mercato domestico inferiori a quelle del 2014». In Brasile e Usa ci si attende una progressiva normalizzazione delle condizioni di mercato a partire dalla seconda metà del 2016 e, in misura più marcata, dal 2017. Più rapida la normalizzazione attesa in India. Di conseguenza, le previsioni sull’anno, per prodotti e servizi escludendo il licensing, restano positive (150 milioni di ricavi e 12 di Ebitda) e nel medio termine la società punta a raggiungere un fatturato di 200 milioni, anche attraverso la crescita del segmento delle Biosolutions (ed anche facendo leva sul Biofumigante) e il lancio di nuove formulazioni innovative a base di Rame, nonché vendite di principi attivi di proprietà. Nel settore cerealicolo, la società produce biostimolanti come un idrolizzato proteico che agisce sul metabolismo delle piante per aumentare l’assorbimento e l’utilizzo dell’azoto, un formulato Atca+Tca che migliora la tollerenza agli stress e un idrolizzato vegetale che migliora le rese. Nella foto grande Giorgio Basile, presidente e ad di Isagro Italia. (12.11.2015)

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