Dopo le alluvioni che hanno colpito duramente il Piemonte e la Lombardia bisogna fare i conti con i danni ai raccolti. Sul campo sono attive le maggiori associazioni del settore per le prime valutazioni e per gli interventi da effettuare, dal ripristino della viabilità alle bonifiche. Ma qual è il piano strategico più efficace per mettere in sicurezza le aree danneggiate? Ne abbiamo parlato con la Coldiretti e CIA Piemonte.
Come mettere in sicurezza le aree colpite dalle alluvioni in Piemonte
«L’alluvione ha inondato oltre 7 mila ettari di riso prossimo alla raccolta» osserva Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte «pertanto auspichiamo che una parte dei primi 10 milioni stanziati dalla Regione possa andare ai nostri imprenditori agricoli che hanno già vissuto criticità legate al Coronavirus. È importante ripristinare la viabilità delle aree rurali oltre a dare priorità alla messa in sicurezza di fiumi e torrenti con piani strategici e non con soli interventi di emergenza, come anche è urgente ripristinare il ponte-canale Cavour, fondamentale per l’irrigazione del territorio risicolo».
Gabriele Carenini, presidente di CIA Piemonte, lancia un appello: «Servono misure urgenti e immediate per aiutare le aziende a ripartire e serve un piano strategico con interventi strutturali per la messa in sicurezza del Paese, perché in futuro non accadano più situazioni di questa gravità. Le aziende hanno bisogno di un sostegno rapido per poter rialzare la testa e poter riprendere la produzione nel più breve tempo possibile». Autore: Milena Zarbà
Se vuoi seguirci sui social, collegati alle nostre pagine Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin