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E SE SEMINASSIMO DI PIU’?

da | 4 Giu 2008 | Riso in cucina

La febbre dei prezzi potrebbe invogliare i produttori italiani a coltivare di pi—. Ci spera il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale ha stimato che, per riuscire a soddisfare le attuali esigenze di mercato, nel 2008 Š necessario incrementare la superficie coltivata di circa 27mila ettari. La richiesta di materia prima Š in costante ascesa a causa dell’andamento demografico e i prezzi di esportazione sono aumentanti sensibilmente: da novembre 2005 a ottobre 2007 le quotazioni del riso sono cresciute del 27 per cento, pari a 75 dollari in pi— per tonnellata. La tendenza al rincaro Š ancor pi— marcata per altre tipologie di cereali, come il mais (+75%) e il grano (+112%), ma al contrario del riso questi prodotti godono gi… di misure incentivanti a sostegno della filiera. L’andamento dei prezzi si Š tradotto quasi ovunque in un aumento degli investimenti in superficie, tanto che la Fao ha stimato una crescita annua del 4,6% della produzione mondiale dei cereali che potrebbe portare a un risultato record di 2.101 milioni di tonnellate di prodotto. In particolare l’incremento riguarderebbe soprattutto il mais (+8,5%), grazie anche ai sussidi legati ai biocarburanti, e il grano tenero (+1,3%). Per quanto riguarda il frumento, l’Unione europea, il principale produttore di questo cereale, ha deciso di sospendere la misura relativa alla messa a riposo dei terreni investiti a seminativi (250mila ettari in Italia) per rendere pi— ricco il raccolto 2008. In questo contesto la produzione mondiale di riso, invece, Š cresciuta solo dello 0,3%, anche proprio a causa dell’elevata concorrenzialit… esercitata nell’ultimo anno dai prezzi di mercato degli altri cereali. In base alla programmazione economica comunitaria, l’attuale bilancio della produzione risicola registra un deficit pari a circa il 40%: nel 2007 sono state prodotte 2,56 milioni di tonnellate di riso lavorato, a fronte di un consumo di circa 4,24 milioni stimato nell’Ue allargata a 27 Paesi. Il comparto risicolo nazionale, in particolare, ha calcolato che la superficie necessaria per riequilibrare l’offerta rispetto alla domanda Š pari a circa 260mila ettari, rispetto ai 232.548 gi… coltivati nel 2007. L’obiettivo per il 2008, dunque, Š quello di riuscire a soddisfare un fabbisogno superiore del 12 per cento. Il calcolo Š stato elaborato in seguito a un analisi sulle potenzialit… del mercato, effettuata sotto il coordinamento del MiPaaf e dell’Ente Risi che, a tal proposito, hanno definito anche un piano di comunicazione per sensibilizzare i produttori. Questo risultato pu• essere ottenuto solo nelle zone di coltivazione tradizionali, in relazione alla disponibilit… della risorsa idrica. La possibilit… di espandere il riso in asciutta, dove di solito si semina il mais, presenta difficolt… operative e di irrigazione. Per questo motivo i Consorzi di Bonifica hanno evidenziato notevoli perplessit… nei confronti di questo tipo di soluzioni, confermando la vocazione territoriale della risaia in sommersione. Sul piano pratico, per•, questa programmazione si scontra con la tendenza contraria, da parte dei produttori, a diminuire gli investimenti: nel 2007 si calcola una riduzione di 4.500 ettari che interessa soprattutto le variet… con quotazioni di mercato ritenute non sufficientemente remunerative, mentre quelle con quotazioni ascendenti (tipo lungo B) registrano un notevole apprezzamento. Anche nell’area del Delta del Po il consorzio di bonifica stima un calo della produzione risicola, da attribuire alla carenza di acqua e alla concorrenza di altri cereali, molto pi— competitivi. Il tutto a conferma di come il mondo agricolo continui a programmare il futuro partendo dagli attuali prezzi di mercato e non in base alle necessit… dell’industria.

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