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«COSI’ DEVE NASCERE UN METANODOTTO»

da | 21 Ott 2015 | NEWS

coldirettiE’ in fase di completamento il metanodotto tra Vercelli e Cavaglià, che ha fatto lungamente discutere, e la Coldiretti Vercelli Biella, fa sapere di aver seguito con grande attenzione i lavori, per l’impatto che hanno avuto sulle aziende agricole, e che è soddisfatta della collaborazione avvenuta con Snam. Il metanodotto interessa il territorio di cinque comuni (Vercelli, Olcenengo, San Germano Vercellese, Santhià e Cavaglià) e circa 150 proprietà, tra cui una cinquantina circa di imprese agricole: i fondi agricoli interessati dal passaggio del metanodotto comprendono sia risaie (nella Bassa vercellese in particolare) sia colture di mais, frutteti e colture cerealicole autunno-vernine.  “Coldiretti ha dato grande attenzione alla realizzazione di quest’opera” sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole e Marco Chiesa. “In particolare, c’è stata un’assistenza continua e costante per le imprese agricole interessate dal passaggio lungo l’intera tratta Vercelli-Cavaglià, sia durante le fasi di consistenza (esame dello stato di fatto dei luoghi) nonché nel corso della fase di cantierizzazione, intervenendo con i propri tecnici di concerto, ovviamente, con i tecnici di Snam. Nei prossimi giorni, i tecnici di Snam e Coldiretti opereranno presso i propri associati per la verifica dei danni e per i primi sopralluoghi relativi alla seconda fase di cantierizzazione, ove verrà rimossa la vecchia condotta di portata del gas” aggiunge Paolo Seitone, responsabile del servizio espropri di Coldiretti Vercelli Biella, che ha coordinato in prima persona la supervisione dell’organizzazione agricola ai lavori.  “Coldiretti – conclude il presidente Dellarole – ha lavorato sin dalle fasi preliminari per stabilire i necessari prerequisiti di un accordo volto a tutelare le imprese, con la previsione di indennizzi adeguati in caso di danni. Inoltre sono state prese in considerazione le necessarie variabili riferite allo svolgimento dei lavori sui fondi agricoli”.  Secondo Coldiretti, il nuovo metanodotto consentirà di ammodernare ulteriormente la rete piemontese, “e di ciò ne diamo merito: ma allo stesso tempo, abbiamo lavorato affinchè fossero tenute nella massima considerazione le esigenze delle imprese agricole, sollecitando il rispetto di una tabella di marcia nella maggiore armonia possibile con il ritmo stagionale dei cicli colturali”. (20.10.2015)

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