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CARRA’: «FINE ANNO SENZA SEGRETI»

da | 12 Dic 2014 | NEWS

paolo carràLa visita “segretissima” del presidente birmano, il bilancio di collocamento 2014, la legge del mercato interno e infine l’Expo: argomenti “caldi” su cui il presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà (foto piccola) accetta di fare il punto in esclusiva per Risoitaliano.

Presidente Carrà, qualche giorno fa Risoitaliano ha scoperto che il 17 ottobre Lei ha incontrato in segreto il capo dello Stato birmano, cioè uno dei nostri principali concorrenti. Ci spiega perché ha deciso di accoglierlo al Centro ricerche sul riso e che cosa vi siete detti?

Quando gli incontri sono segreti, generalmente non si fanno in un luogo pubblico e con una delegazione di auto di scorta che precedono il corteo presidenziale composto di 10 macchine. Il presidente della Repubblica del Myanmar era in Italia nell’ambito dell’incontro dei Paesi Asem a Milano al quale partecipavano molti capi di stato tra cui lo stesso Putin e tramite i canali diplomatici ha fatto richiesta per una visita. Richiesta che abbiamo girato al consigliere diplomatico del Mipaaf. il Ministero ha giustamente acconsentito dato che si trattava di una visita di un capo di Stato riconosciuto a livello internazionale, condividendo con noi un protocollo diplomatico. Tale protocollo di visita è stato sottoposto al consolato del Myanmar ed accettato tra cui il non fotografare i laboratori ne asportare materiale vegetale. La delegazione estera si è dimostrata estramamente corretta come è prassi nella cultura asiatica. Ho colto l’occasione per manifestare  al Presidente le preoccupazioni circa la questione importazioni dai paesi P.M.A.. La visita e’ durata circa un’ora e si è conclusa con una stretta di mano.

Ha qualcosa da rimproverarsi nella gestione di questa vicenda?

Ma di cosa? E’ stata una semplice visita ufficiale di un Capo di Stato presente in Italia in quei giorni. A qualcuno verrebbe in mente di impedire la visita di un Capo di Stato perche’ responsabile di un embargo che sta pesantemente compromettendo i prodotti agricoli italiani? Mi lasci dire che in questo periodo di Expo riceviamo diverse richieste di visitare il C.R.R. da parte di soggetti provenienti dall’Asia. A tutti abbiamo negato il consenso perchè non avevano credenziali rilasciate dal governo di appartenenza. Inoltre aggiungo che riceviamo da un po’ di tempo richieste da parte di Paesi extra Ue di cedere nostre varietà. A tutti rispondiamo di no perchè riteniamo che il trasferimento di materiale genetico possa essere un boomerang negativo a breve periodo, mentre le ditte sementiere private stanno facendo ottimi affari.

Il bilancio di collocamento dell’Ente Risi attesta – salvo revisione – un calo produttivo del 4% che non convince tutti: ricordiamo che alcune organizzazioni agricole hanno parlato addirittura del dieci… Esattamente, cos’ha rilevato l’Ente Risi?

Io stesso per alcune varieta’ ho avuto un calo superiore al 4% ma non dobbiamo dimenticare che il dato di bilancio è nazionale. Mai come quest’anno abbiamo raggiunto un dato cosi’ alto nelle denuncie di produzione, pari a circa il 90% della superficie. Pertanto il dato del 4% si basa su dati oggettivi e non su sensazioni. Poi lo dice anche lei; il bilancio è preventivo e come sempre verra’ monitorato il mercato per verificare la corrispondenza dei dati durante la campagna. Se andiamo a vedere nel passato la differenza tra il dato preventivo e quello consultivo, possiamo solo confermare la serietà del lavoro dei tecnici di Ente Risi, serietà che e’ stata riconosciuta nell’ultima consulta dalla totalità dei presenti, compreso chi sosteneva un dato diverso.

Guardando alle semine dell’anno prossimo, cosa si aspetta?

Ci aspettiamo un aumento delle superfici e siamo preoccupati perche’ se diminuira’ ancora la superficie ad indica potremmo assistere ad un aumento notevole dello iaponica con le conseguenze del caso. Oggi il mercato dei lunghi A e’ in forte tensione soprattutto per l’esportazione turca, ma sappiamo che sono momenti contingenti.

Il 17 dicembre vi vedrete al Mipaaf per varare la riforma della legge sul mercato interno. Ce la farete?

Non e’ un questione di farcela o no ma una questione di maturita’ nel sapere vedere le cose in la nel tempo. La legge deve garantire il consumatore e tutelare il made in italy, consentire di soddisfare le richieste di mercato, evitare che si verifichino distorsioni di mercato. Su questo la filiera si e’ impegnata.

Guardiamo dentro la riforma: ad oggi, su quali punti esiste l’accordo?

Ad oggi mi pare che la parte agricola ed industriale siano giunti ad una posizione di equilibrio, ma e’ la filiera che il giorno 17 decretera’ l’eventuale successo di questo percorso che e’ durato due anni rispetto al precedente di dieci. Devo dire che da parte di tutti c’e’ stata la volonta’ e l’impegno per arrivare ad una conclusione il che e’ segno di maturità.

Francamente, non ricordiamo un provvedimento tanto combattuto all’interno della filiera: secondo Lei, chi vince e chi perde in questa partita?

Ripeto, la legge deve tenere conto delle condizioni del mercato in cui si opera e permettere di cogliere nuove opportunita’ evitando fenomeni speculativi nel rispetto del consumatore. Se ognuno invece pensa di guardare solo al proprio orticello, ci saranno solo vinti.

Expo 2015. Parlando di aziende del settore riso, a chi conviene esserci e come si fa a partecipare alle iniziative che state preparando nel Padiglione Italia?

A giorni uscira’ sul sito dell’Ente la manifestazione di interesse per tutte le aziende trasformatrici e le pilerie aziendali. Noi saremo nel padiglione di Federalimentare per tutti i 6 mesi con un progetto di cui possiamo andare orgogliosi, con il coinvolgimento anche dei territori risicoli nazionali. Si deve partecipare ad Expo se si costruisce qualcosa oggi per il dopo Expo. Questo e’ il nostro obiettivo. (12.12.14)

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