Risicoltori in apprensione: in base a una circolare Agea, sarebbero stati bloccati i pagamenti Pac alle aziende indagate nell’ambito dell’operazione Bonifica. Lanciata il 2 ottobre dalla Guardia di Finanza, coinvolgerebbe 50.000 aziende agricole in Italia e – tra quelle – alcune centinaia di risicoltori. L’Agea avrebbe consigliato alle agenzie regionali di sospendere i pagamenti a queste aziende in attesa che si concludano le indagini preliminari. L’intervento delle fiamme gialle punta a verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura. I finanzieri, circa un migliaio, hanno acquisito nei Centri di Assistenza Agricola la documentazione relativa a soggetti individuati dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie attraverso un’analisi di rischio elaborata sui dati forniti dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e dagli altri organismi pagatori. L’indagine riguarda quindi sia le imprese che sono sospettate di illecito che una quota campione, selezionata in base a diverse variabili. L’obiettivo degli inquirenti è quello di rafforzare il livello di legalità in un settore che assorbe ogni anno 7 miliardi di euro dall’Unione europea. Si vogliono verificare le eventuali infiltrazioni criminali nel settore agricolo ma l’inchiesta avrebbe fatto emergere numerose irregolarità formali. In particolare, l’operazione Bonifica potrebbe dimostrare l’inadeguatezza giuridica dell’istituto del contratto verbale di coltivazione, ampiamente utilizzato anche in risicoltura.
LE RIZ NON NACQUE IN PROVENZA
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