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A TUTTI PIACE AGRICAT

da | 7 Mar 2023 | Non solo riso

AGRICAT

In occasione del 50º anniversario della costituzione del Condifesa Vercelli-Biella, si è tenuto nella mattinata di mercoledì, presso il seminario arcivescovile di Vercelli, un incontro relativo alla gestione del rischio in agricoltura per la prossima campagna.

L’INTERVENTO DI SIMONCELLI

L’incontro, moderato dal direttore di Riso Italiano, Paolo Viana, si è aperto con l’intervento dì Edoardo Simoncelli. Il presidente di Condifesa Vercelli-Biella ha ricordato per prima cosa che «50 anni è un traguardo importante, raggiunto grazie al lavoro dei collaboratori e all’appoggio degli agricoltori nostri soci. Nel corso della mia presidenza, iniziata nel 2003, sono cambiate moltissime cose. Non la volontà di dare un servizio di valore alle aziende agricole. Il nostro lavoro è cresciuto nel corso degli anni, essendo aumentate le superfici assicurate ed il carico burocratico, ma siamo riusciti a rimanere al passo».

Poi, il presidente è entrato nell’argomento clou della giornata, che è poi la notizia dell’anno per il mondo delle assicurazioni agricole: «Nel 2023 la novità sarà l’inserimento del fondo AgriCat. Esso si affiancherà ma non sostituirà la polizza assicurativa». E da questa frase è realmente iniziata la riflessione della mattinata, che ha visto riuniti tutti gli agenti assicurativi più importanti del mondo agricolo.

TIENE BANCO LA SICCITÀ

Le autorità erano presenti più per ascoltare questo mondo in repentino cambiamento che per parlare. Ma hanno parlato con chiarezza. Davide Gilardino, presidente della provincia di Vercelli (e risicoltore), dopo aver ringraziato per l’invito ed augurato il meglio al consorzio festeggiato, si è soffermato sulle recenti decisioni del governo centrale in merito alla siccità: «Credo poco nei commissari – ha dichiarato -. Il nostro territorio è in grado di fare le scelte migliori in autonomia attraverso la puntuale gestione dei consorzi irrigui locali. La gestione ordinaria, visto il complesso momento che stiamo affrontando, non sarà sufficiente. Se saremo consapevoli e solidali, tuttavia riusciremo a superarlo senza la necessità di un intervento dall’alto. Sarà importante inoltre che il mondo assicurativo continui a supportare al meglio la risicoltura. Tale produzione storicamente è tra quelle che più si affida alla copertura della polizza».

PRESTO LA DIGA DEL SESSERA

In seguito, il turno di Carlo Riva Vercellotti, consigliere della Regione Piemonte, in rappresentanza dell’Assessore Protopapa: «Lo scenario odierno – ha commentato, soffermandosi anch’egli sul tema della siccità – è caratterizzato dalle emergenze, molteplici negli ultimi 5 anni. Il mondo dell’assicurazione è fondamentale e sarà importante che possa interessare tutti gli ambiti agricoli regionali. Son d’accordo con Gilardino e lo è tutta l’amministrazione regionale sul tema del commissariamento. Vedremo quali decisioni verranno prese dal Governo. Sottolineiamo che nella nostra Regione la gestione da parte dei consorzi irrigui è sempre riuscita a far fronte alle criticità, senza causare disservizi importanti per gli agricoltori». 

«Per il futuro il Piemonte afferma con forza il suo totale appoggio all’aggiornamento degli invasi a monte. Il primo progetto da portare avanti è la diga del Sessera, che speriamo di rendere operativo a breve. In Italia sappiamo quanto sia complesso superare l’opposizione di ambientalisti ed ecologisti, i cui interessi sono in contrasto con quelli dell’agricoltura. Il nostro volere attuale, come istituzioni regionali, è superare questo dualismo, alla luce delle grandi difficoltà che sta vivendo la produzione alimentare regionale, e lavoreremo in questa direzione».

PARLANO GLI AGRICOLTORI

Presente tra le autorità ma presentato da Viana come “il mercato delle assicurazioni, perchè rappresenta gli agricoltori”, Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte. ha ammesso che «il momento è delicato ma anche stimolante. Asnacodi rappresenta da sempre il pensiero di Coldiretti nell’ambito della gestione del rischio. I consorzi come quello di Vercelli e Biella hanno permesso all’Italia di creare un sistema unico a livello europeo. Anche per questo è stato difficile far capire all’Ue le nostre necessità ma se l’Italia è leader in diverse produzioni a livello continentale è anche e soprattutto grazie al sostegno dei Condifesa diffusi nel territorio, che permettono di gestire ed attenuare i rischi di impresa.  

Il nuovo fondo AgriCat non sarà risolutivo ma si affianca alla polizza nel permettere agli imprenditori agricoli di affrontare le calamità con strumenti capaci di mitigare il loro impatto. Esso servirà inoltre a permettere ad un numero maggiore di agricoltori di approcciarsi al sistema assicurativo. Il momento è critico dal punto di vista idrico ed è necessario un cambio di passo nella gestione già in questa campagna. L’acqua utilizzata dalle centrali elettriche e non trattenuta è una criticità da affrontare.

PRODUZIONE DI CIBO DAVANTI ALL’ENERGIA

Le priorità devono essere uso pubblico, agricolo e energetico, in questo ordine. La produzione di cibo è più importante anche rispetto al tema turistico. Bisognerà prendere decisioni anche in merito a bacini e invasi, in quanto è fondamentale prevenire le future difficoltà e non affidarsi unicamente al reintegro passivo delle perdite. Per aggiornarli oggi disponiamo dei fondi necessari, grazie soprattutto al Pnrr. Dobbiamo indirizzarli al meglio per non rischiare di attribuire alle assicurazioni un ruolo fuori misura rispetto alla loro capacità di gestire il rischio». Al convegno hanno partecipato, dando vita a un’interessante tavola rotonda, il presidente di Agricat e di Ismea Angelo Frascarelli, il presidente di Asnacodi Albano Agabiti, il presidente di Aios Stefano Bondesan, il direttore del consorzio della Baraggia Alessandro Iacopino e il fondatore di Hypermeteo Gianluca Ferrari.(La cronaca dell’incontro proseguirà domani) Autore: Ezio Bosso

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