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VINCOLI SULL’AIUTO ACCOPPIATO?

da | 18 Ago 2022 | NEWS

Risoitaliano

La Commissione europea, nel presentare le proprie osservazioni sul Piano strategico nazionale, ha introdotto dei vincoli all’aiuto accoppiato che potrebbero cambiare – e di molto – le scelte dei risicoltori italiani. Se ne è parlato alla ultima Consulta risicola, coordinata dall’Ente Nazionale Risi, il quale ha risposto con alcune osservazioni al Ministero delle politiche agricole, che aveva presentato le richieste di Bruxelles chiedendo un parere tecnico.

ECOSCHEMI: LA MOTIVAZIONE E’ INSUFFICIENTE

La Commissione non ammette che uno Stato motivi la concessione dell’aiuto accoppiato al riso come ad altre colture semplicemente con il fatto che esse non possono accedere agli ecoschemi. Come avevamo scritto a suo tempo, infatti, solo aumentando l’aiuto accoppiato si potrebbero far tornare i conti in un’azienda risicola (leggi l’articolo), atteso che i tagli alla Pac, come documenta uno studio Nomisma-Ente Risi saranno pesanti.

AIUTO ACCOPPIATO SOLO CON SEME CERTIFICATO?

L’aiuto accoppiato subirà già i vincoli della condizionalità. Lo abbiamo segnalato in quest’articolo. Preoccupa la novità che colpisce l’unica “certezza” dei risicoltori. L’Ente Risi e la filiera puntano a incrementare l’aiuto accoppiato. La motivazione sta nel sistema agroambientale che favoriscono le colture sommerse (leggi la proposta). Qui sembrava essere stata raggiunta un’intesa con il Mipaaf (leggi l’accordo). Tuttavia, l’Europa ha detto no. Bruxelles propone – e potrebbe imporre – di vincolare la concessione dell’aiuto accoppiato all’uso di seme certificato nell’ambito di un contratto di filiera.

E’ una prospettiva interessante per i sementieri. La proposta è tuttavia avversata dai sindacati agricoli. Questi ultimi in un anno così funesto temono di veder limitare anche l’aiuto accoppiato. Si tratta di un’entrata cui il settore faceva affidamento per superare i tagli della nuova Pac. Siamo ancora in piano dibattito. La novità è inquietante e pericolosa, ragion per cui la segnaliamo, affinché le imprese agricole possano tenersi informate e valutarne gli sviluppi.

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