Il caro prezzi? Spesso, questione di confezione. Almeno stando alla Coldiretti, che negli scorsi giorni ha invitato a comprare i prodotti sfusi, perch nella spesa alimentare degli italiani il costo delle confezioni la componente pi rilevante e supera quello del prodotto agricolo contenuto. Ovviamente, per la Coldiretti, il discorso vale anche per il riso. Una soluzione quella delle vendite dirette effettuate dagli agricoltori. "Si tratta – sottolinea la Coldiretti – dell’effetto congiunto delle strategie di marketing che puntano molto sulle confezioni per favorire le vendite anche con la riduzione dei formati a favore dei single e delle famiglie sempre meno numerose e del crollo dei prezzi alla produzione agricola calati dal 53% per le pesche al 30% per grano e latte su livelli insostenibili per le aziende agricole". "Oltre la met dello spazio della pattumiera nelle case – precisa la Coldiretti – occupato da scatole, bottiglie, pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40% della spazzatura che si produce ogni anno in Italia. Oggi l’agroalimentare il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio che oltre all’impatto ambientale ha una incidenza notevole sui prezzi, sia in quanto componente sempre piu’ rilevante del costo del prodotto sia per il fatto – ha riferito la Coldiretti – che aumenta il peso da trasportare". Nei fagioli in barattolo, sostiene Coldiretti, la confezione incide per il 26% sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25%, per il succo di frutta in brick al 20% e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10 per cento.