Le riserve idriche in ambito agricolo sono in una fase di stabilità dovuta essenzialmente all’estrema lentezza con cui sta iniziando la stagione irrigatoria estiva. L’attuale situazione termica ha preservato gli accumuli nevosi che, in ogni caso, sono inferiori al 2024 e con un’altezza media in linea con gli anni ante 2022.
L’accumulo lacuale è negli intorni del massimo autorizzato, spiace che non sia stata concessa la deroga per una sperimentazione operativa nell’intorno di 1,50 m sullo zero di riferimento. La falda freatica è in una fase di lentissima ripresa, con un dato in linea con le annate ordinarie e ben al di sotto dello scorso anno.
FINO A GIUGNO NON CI SARANNO CRITICITA’: RISERVE IDRICHE STABILI
La situazione complessiva si presenta priva di evidenti criticità almeno fino a fine giugno. Nel mese di luglio l’accumulo nevoso, salvo eventi fuori traiettoria, sarà completamente compromesso e l’afflusso lacuale affidato solo agli eventi piovosi.
La stagione irrigua inizia senza problematiche conclamate ma con un’inerzia sistemica che preoccupa. Non si vedono cambi di approccio complessivi, anzi si prosegue con le ordinarie dinamiche del Deflusso Ecologico, salvo sporadiche sperimentazioni, e con l’assenza di prove innovative nella gestione evoluta del livello lacuale. Rispetto poi alla gestione dell’invaso di falda si è nella totale assenza di progettualità, e questa è una pigrizia che non può lasciare indifferenti, soprattutto davanti all’estremizzazione degli eventi sia siccitosi che alluvionali.
Proprio nei momenti di relativa calma sistemica è quando occorre avere il coraggio della progettazione visionaria, ma all’orizzonte, in molti Consorzi, anche se non in tutti, non si scorge né progettazione né, ed è allarmante, capacità visionaria.
MANCA ANCORA PROGRAMMAZIONE GESTIONALE
Per salvaguardare l’irrigazione dell’areale risicolo occorre agire con rapidità nel governo della falda e nella gestione multistagionale della risorsa irrigua, azioni ad oggi totalmente assenti.
Esistono bandi Life e possibilità di investimento per sperimentare su ampia scala la gestione temporalmente estesa della risorsa irrigua, ciò che manca è la volontà diffusa.
Esiste poi la possibilità di ridurre il costo dell’acqua. Ciò avviene proporzionalmente alla durata della derivazione: più ricarico la falda e meno pago l’acqua. Lo stesso concetto potrebbe poi essere enunciato anche così: meno tempo uso l’acqua e più la pago perché non ne consento il riuso. Si tratta di un semplice accenno. Quest’ultimo si potrebbe sviluppare con maggior dettaglio innescando il necessario confronto.
Speriamo che presto si possa interrompere il torpore della resa mistica che porta ad affidarsi solo alle piogge.
RISERVE NEVOSE
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche posizionate nell’intorno del Monte Rosa evidenzia la presenza di un accumulo in leggero calo rispetto a due settimane fa.
LAGO MAGGIORE
Il lago Maggiore ha un livello idrometrico nell’intorno dei 130 cm sullo zero di riferimento, con un andamento stabile. I bacini idroelettrici elvetici sono in buona ripresa con un valore sopramedia.
Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net e dall’autorità elvetica.
Si riporta di seguito anche l’andamento degli invasi elvetici nel Canton Ticino.
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 15 maggio.
ANDAMENTO FALDA
La falda freatica è in una fase di debole ripresa con un andamento complessivo molto sotto l’andamento del 2024.
Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.
Nota sull’uso delle informazioni:
Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.
Nelle ultime settimane si sono stimati i volumi accumulati in falda così come dettagliato di seguito:
E’ utile evidenziare che 82 milioni di m3 di acqua in meno in falda freatica rispetto allo stesso giorno del 2024, sono l’equivalente di un invaso completamente pieno delimitato da un’imponente diga: un’enormità!
ANDAMENTO PLUVIOMETRICO
Si riporta l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (dicembre – maggio) dell’ultimo quadriennio a Sartirana Lomellina.
SCALA DI ALLARME
La situazione complessiva è stabile.
L’accumulo nevoso, pur se in presenza di una ridotta compromissione nelle ultime settimane, porta ad utilizzare un valore pari a 3 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: l’indicatore è confermato a 2 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento tendenziale peggiore rispetto agli altri anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 4 su 5 confermando la precedente analisi anche in considerazione dell’attuale stasi sistemica.
Questo porta ad aggravare l’indicatore complessivo della scala di allarme irrigua portandolo a 9 su un massimo di 15. Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.