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PACCHETTO PAC

pacchetto pac Europa
La Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea ha in avanzata fase di elaborazione un nuovo pacchetto di semplificazioni per la Politica Agricola Comune, che punta ad alleggerire la burocrazia e ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei. La seconda tranche di semplificazioni della Pac 2023-2027, già annunciata dal commissario all’Agricoltura Christophe Hansen nelle ultime settimane e ribadita nella sua visita a Roma, sarà presentata ufficialmente il 14 maggio 2025, subito dopo il Global Food Forum di Farm Europe e pochi giorni prima del prossimo Consiglio Agrifish.

SEMPLIFICAZIONI: CUORE DEL PACCHETTO PAC

In un recente confronto con gli eurodeputati, il commissario europeo all’Agricoltura Hansen ha evidenziato l’obiettivo. Si vogliono “semplificazioni concrete in azienda”, capaci di migliorare sia la competitività che la resilienza dell’agricoltura. Il pacchetto sarà pubblicato a breve, ma fino alla presentazione ufficiale potrebbero esserci ancora modifiche. Tuttavia, la volontà politica è chiara: fare la Pac più vicina alle esigenze reali degli agricoltori, in un periodo storico dove il comparto primario è sotto pressione per affrontare sfide economiche, climatiche e sociali complesse. Quali sono le novità emergenti che potrebbero essere introdotte per la campagna 2026?

LMITARE I CONTROLLI

Tra i punti salienti della proposta figura l’intenzione di ridurre il numero di controlli in azienda. In dettaglio, si vogliono contenere i controllli a uno solo all’anno per gli interventi della Pac. Si lavora anche per potenziare l’uso delle tecnologie digitali. Sono esempi il monitoraggio satellitare e l’intelligenza artificiale, per semplificare la raccolta e la verifica dei dati, diminuendo la necessità di ispezioni fisiche.
Centrale è  l’agricoltura biologica: gli agricoltori bio potrebbero essere esentati da alcune norme comprese tra le “Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali”. Qui ci potrebbero essere meno controlli e requisiti più snelli. Poi, si prevede di rafforzare il sostegno per gli allevatori, introducendo pagamenti specifici per capo di bestiame o alveari.
Ancora, è prevista anche una maggiore flessibilità per gli Stati membri nella gestione dei propri piani strategici e la possibilità di attivare, in caso di emergenze come calamità naturali, un Fondo di Crisi pari al 2% del Piano Nazionale. Fonte: Cia
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