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LOMBARDI SENZA GASOLIO AGEVOLATO

da | 5 Ott 2016 | Norme e tributi

ciaTorna a crescere la preoccupazione della Confederazione italiana agricoltori della Lombardia per l’entrata in vigore, dallo scorso 1° ottobre, delle nuove procedure regionali di assegnazione del carburante agricolo agevolato.  «Ci troviamo di fronte a procedure burocratiche e farragnose che allungano notevolmente i tempi, creando difficoltà agli operatori del settore e in particolare ai risicoltori, che sono nel periodo dell’essiccazione e non possono attendere dieci-dodici giorni per il rilascio del libretto gasolio», afferma Giovanni Daghetta Presidente di Cia Lombardia.

Di fatto con le nuove regole la presentazione della domanda di carburante agevolato e delle relative schede giustificative non avviene più tramite i Caa (Centri di assistenza in agricoltura) in formato digitale, ma si ritorna alla compilazione cartacea. La conseguenza è che, mentre con le precedenti norme l’agricoltore entrava in possesso del proprio libretto del gasolio nel giro di pochi minuti, con le nuove regole agli agricoltori viene impedito di avere tempi certi e veloci per il completamento delle pratiche. Per sommi capi la nuova procedura prevede: presentazione telematica di domanda di assegnazione, con successiva consegna della copia cartacea della stessa all’Ufficio territoriale competente (UTR) o Provincia di Sondrio entro i 10 giorni della chiusura del procedimento telematico; rilascio contestuale da parte di UTR di un protocollo della domanda cartacea presentata; solo a partire da tale predisposizione da parte dell’UTR dell’istruttoria di assegnazione, con una tempistica per la chiusura delle stessa e il rilascio del libretto che può variare fra i 10 e i 20 giorni lavorativi dalla data di protocollazione. «Le aziende dovranno quindi far fronte ad un ulteriore fattore di incertezza nella programmazione del proprio lavoro – spiega Cia Lombardia -, laddove invece è necessario snellire il più possibile le procedure per permettere alle aziende di gestire i lavori agricoli a breve termine (soprattutto per imprese contoterziste). Inoltre dovrà aumentare il tempo dedicato ad una burocrazia che già è asfissiante e sottrae tempo al lavoro nella propria azienda».

Gia lo scorso giugno la stessa Cia Lombardia aveva scritto all’assessore all’Agricoltura Regionale Gianni Fava esprimendo preoccupazione per gli impatti negativi sulle aziende agricole della nuova procedura. La Regione aveva semplicemente rinviato l’operatività delle nuove regole dal 1° luglio al 1° ottobre, senza tuttavia cambiare nulla nella sostanza. L’impressione, secondo Cia Lombardia, è che una scelta di questo tipo, contro corrente rispetto a quanto sta avvenendo a livello nazionale, riporti la situazione a quanto avveniva anni fa, con tutte le problematiche e i disagi connessi. «Per questo Cia Lombardia rinnova la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti per una giungere ad una soluzione di buon senso e soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti» precisa una nota dell’organizzazione.

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