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LA DOMANDA SI SPOSTA IN ASIA E AFRICA

da | 26 Giu 2021 | Internazionale

Eschbach

La domanda di cereali si sposta verso l’Asia e l’Africa, secondo uno studio Rabobank: è previsto un aumento della domanda in Asia e in Africa, con conseguente aumento delle esportazioni dalle Americhe e dalla regione del Mar Nero per sostenere la crescita del commercio globale di cereali e semi oleosi. Si prevede che diverse questioni cambieranno questi modelli commerciali, mentre la sostenibilità, la politica e le tendenze dei consumatori sembrano dare impulso alla crescita delle colture biologiche e diversificare la produzione di colture per includere più legumi, secondo un recente rapporto dell’investitore alimentare e agricolo Rabobank. Il rapporto “World Grains 2021” -scrive i flussi commerciali globali e le intuizioni dell’industria negli ultimi cinque anni.

In particolare, in questo periodo, il volume del commercio globale di tutti i cereali e semi oleosi è aumentato di circa 120 milioni di tonnellate ad un tasso di crescita annuale composto del 3,5%.  Tuttavia, il ritmo di crescita è diminuito rispetto al 6%, o 160 milioni di tonnellate, dei cinque anni precedenti.

Nonostante un calo dei prezzi del complesso dei semi oleosi durante questo periodo, l’aumento dei prezzi dei cereali e del volume totale dei flussi commerciali ha portato a un aumento del 17% del valore totale dei flussi.

Il rapporto ha notato cambiamenti nelle destinazioni commerciali, dato che l’Africa è diventata un importatore sempre più importante di cereali e semi oleosi. Il riso è tra le principali merci importate, oltre a grano, mais, soia e olio di palma. Tuttavia, la crescente domanda di mangimi della Cina sta influenzando i flussi commerciali di cereali e semi oleosi a causa delle basse scorte di mais del paese.

Inoltre le pratiche agricole sostenibili stanno diventando sempre più protagoniste, poiché le politiche agricole stanno cambiando allo scopo di aumentare la sostenibilità, l’agricoltura biologica e ridurre le emissioni di carbonio.

Arginare il cambiamento climatico è diventata una priorità assoluta in tutto il mondo e alcuni, come l’Ue, sembrano sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi climatici, tra cui il 25% di utilizzo di terreni biologici entro il 2030. (Fonte: Gaotrade)

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