Si può limitare la concentrazione di cadmio e arsenico nella pianta di riso. Lo dimostra una sperimentazione inserita nel progetto “Poloriso” e nel PRIN 2013, che ha verificato il grado di accumulo di queste sostanze in granella.Secondo i dati presentati dall’Ente Risi,l’assorbimento varia in funzione dello stato di ossidoriduzione del suolo: In condizioni di anaerobiosi, tipiche della risaia sommersa, l’arsenico può essere assorbito dalla pianta mentre il cadmio è immobilizzato. Con risaia asciutta accade il contrario. Le prove hanno dimostrato che un’asciutta protratta da metà levata fino allo stadio di botticella rappresenta la gestione dell’acqua migliore per limitare l’accumulo dei contaminanti; al contrario, la sommersione continua porta la pianta ad accumulare maggiori quantitativi di arsenico e minori di cadmio e la semina interrata ha un effetto di incremento del contenuto di arsenico nella granella rispetto a quella in acqua. (20.10.2013)