Ricerca Avanzata





Data inizio:

Data fine:

COSI’ LOTTA LA BARAGGIA

da | 11 Ago 2015 | NEWS

9086Non tutto è perduto nell’alto vercellese – scrive Claudio Circolari sul sito http://lenotiziedisalussolanet.blogspot.it cui appartengono anche le foto che pubblichiamo -. E’ grazie alla Baraggia e all’Ovest Sesia che gli agricoltori di Arro stanno salvando una parte del raccolto. Erano decenni che non si registrava un’estate così torrida, tanto che uno dei principali fornitori d’acqua irrigua, il torrente Elvo, non è riuscito a far confluire le acque necessarie ad allagare le risaie ed ad irrorare le altre colture di mais e soia. L’acqua qui, è come una manna che viene centellinata di roggia in roggia, di fosso in fosso, di rivolo in rivolo, fino ad arrivare alle risaie, anche quelle più in basso del territorio Salussolese. Il riso sta andando verso la maturazione, ma se gli manca l’acqua la pianta avvizzisce e le spighe rimangono vuote. E questo, in alcune zone è già una realtà, le piante sono talmente secche che nemmeno l’acqua potrà più fare un gran che. Le zone più critiche sono quelle servite da due rogge, la Massa Serravalle e la Madama.

Entrambe sono di concessione cinquecentesca, prelevano l’acqua dall’Elvo nel territorio di Cerrione, e a cascata irrigano prima la piana di Vigellio, e poi quella di Arro. La prima, la Massa Serravalle ha la bocca di presa più a monte, ed è più privilegiata rispetto alla seconda, la Madama, che avendo la bocca di presa più a valle raccoglie l’ acqua che rimane. L’altra parte del territorio di Arro è invece servito dal Navilotto di san Damiano, un canale irriguo sempre pieno con abbondanza di acque, frutto dello scioglimento dei nevai Valdostani.

9078

Chi troppo e chi niente viene da dire, mai una misura di mezzo. Il primo aiuto a questa drammatica situazione l’ha offerto il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, che da una condotta sotterranea d’irrigazione, che normalmente serve a pioggia la piana di Vigellio, Bastia fin verso il Brianco, ha immesso acqua nella roggia Madama. In regione Crosetta di Vigellio, in tempo di record, ha costruito un condotto di superficie, lì perché è il punto più in alto e dove la condotta sotterranea scorre più vicina alla roggia Madama. Ma l’acqua immessa non è bastata a sopperire alle esigenze, perché alle risaie più basse l’acqua non è arrivata.

La Baraggia più di tanto non può immettere, ha da salvaguardare anche i propri bisogni, e l’acqua dell’invaso dell’Ingagna, oltre che per scopi irrigui, è anche potabilizzata e principalmente usata per uso alimentare. L’altro aiuto è arrivato dal Consorzio di Irrigazione Ovest Sesia, gestore del Navilotto di san Damiano, che scorre proprio nella parte più bassa di Arro. In questi giorni, poco oltre la regione Chiesa Vecchia, c’è una turbina che pompa acqua, giorno e notte, da una bocca laterale del Navilotto, con un trattore che viene continuamente sostituito con un altro, perché non surriscaldi troppo. E per mezzo di chilometri di tubi d’irrigazione, collocati tra carrarecce e campi, l’acqua arriva ad allagare la risaia. E’ stato uno sforzo immane posare questi condotti sotto il sole agostano, ma contenti di salvare non poco l’economia di questa terra.

9050Qualche settimana ancora e la criticità irrigua sarà meno determinante, perché il riso sta andando verso la maturazione. Il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese e il  Consorzio d’Irrigazione Ovest Sesia hanno risolto momentaneamente il problema, e gli agricoltori ringraziano, ma sanno che il fenomeno della siccità si potrebbe ripetere anche nei prossimi anni, e forse sarebbe meglio pensare a soluzione alternative e stabili. Autore: Claudio Circolari. Articolo pubblicato per gentile concessione di http://www.salussola.net (10.08.2015)

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR. *

* Campo obbligatorio