Come prevenire l’accumulo di cadmio, arsenico e nichel nella granella di riso? Il Regolamento (UE) 2023/915 stabilisce i tenori massimi di arsenico inorganico nel riso bianco e di cadmio nel riso pari a 0,15 mg/kg. Recentemente è stato introdotto un limite anche per il nichel, pari a 1,5 mg/kg per il riso lavorato e a 2,0 mg/kg per il riso semigreggio, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2026.
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE e SOMMERSIONE PER LIMITARE BIODISPONIBILITA’
Secondo i tecnici dell’Ente Risi Marco Romani e Daniele Tenni, la contaminazione accidentale può derivare solo da pratiche colturali. Come evitarla? Per quanto riguarda il cadmio, le caratteristiche del terreno e la gestione dell’acqua rappresentano i principali fattori da tenere in conto. «I periodi di asciutta della risaia, soprattutto se avvengono in corrispondenza del le fasi di fioritura e maturazione del riso, portano a una maggiore disponibilità di cadmio per l’assorbimento da parte della coltura. Ciò si verifica in modo particolare nei suoli caratterizzati da pH acido o moderatamente acido, bassa CSC e basso contenuto di argilla. In tali condizioni è necessario mantenere la risaia sommersa nel periodo compreso tra la fioritura e la maturazione cerosa» scrivono i tecnici su Il Risicoltore. Un’alternativa è applicare la calce viva in presemina a una dose di almeno 1 t/ha.
ARSENICO
L’arsenico, al contrario del cadmio, risulta maggiormente disponibile per l’assorbimento quando si verificano condizioni di anearobiosi nel suolo, come nella sommersione continua. Allora, è bene intervenire con asciutte mirate in corrispondenza della fase di metà levata, ovvero quando la pannocchia raggiunge una dimensione di 3-4 cm. Ciò mantiene al contempo le concentrazioni di cadmio entro limiti contenuti.
LINEE GUIDA OPERATIVE
La distribuzione di calce in presemina può essere abbinata all’asciutta di metà levata per garantire il mantenimento di ridotti livelli di cadmio. «E’ bene precisare che l’efficacia dell’asciutta per ridurre l’arsenico è legata alle caratteristiche idrauliche del suolo, le quali devono garantire di raggiungere condizioni aerobiche in tempi ridotti. La buona riuscita di questa pratica è poi dipendente dall’andamento meteo» precisano i tecnici. Sul nichel h forte influenza la gestione dell’acqua, come per il cadmio, in quanto in condizioni di asciutta il nichel tende ad accumularsi in granella in maniera significativamente maggiore rispetto alle condizioni di anaerobiosi tipiche dei suoli sommersi.
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