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CLAUSOLA CERCASI

da | 2 Mar 2023 | NEWS

Romania

La domanda torna a crescere sul mercato nelle ultime sedute (leggi l’analisi). Questo porta nuovamente tensioni al rialzo nei listini. L’offerta però rimane poco propensa alla vendita.

«RISICOLTORI INFLUENZATI DALL’INCERTEZZA»

Le motivazioni di tale scelta da parte dei risicoltori sono diverse. Le analizziamo insieme a Paolo Dellarole, risicoltore e presidente di Coldiretti Vercelli e Biella. «Il mercato attualmente vede gli scambi bloccati, nonostante un crescente interesse della domanda. I produttori si dimostrano poco propensi a cedere la merce, in quanto attanagliati da dubbi riguardo la produttività e le scelte di semina per la prossima campagna. Questi sono causati principalmente dalla siccità, che abbiamo già affrontato nella scorsa campagna e ci prepariamo ad affrontare nella prossima. Tale calamità ha comportato molteplici problematiche per il settore.» (Prospettive)

«TROPPE DISDETTE AGLI ACQUISTI DI SEMENTE»

«Sono in molti, ad esempio, gli agricoltori che decidono già adesso di disdire gli ordini di semente per la prossima campagna. Ciò causa problematiche anche a moltiplicatori, ditte sementiere e commercianti. Essi vedono la domanda calare bruscamente in un momento in cui gli accordi di acquisto tra distributori e ditte erano già stati presi. Sappiamo che l’agricoltura agisce in un contesto imprevedibile ma il rischio d’impresa non può essere scaricato unicamente sui fornitori. Essi devono avere delle tutele come avviene per i produttori.»

«DIFFICILE OTTENERE LA CLAUSOLA AUTOMATICA»

«Il probabile importante calo nella produttività della risicoltura europea, viste le difficoltà esistenti non solo nel nostro Paese, rappresenta una problematica anche in relazione al tema reciprocità. Come rappresentanti della categoria, appoggiamo l’impegno di Ente Nazionale Risi nell’inserimento di una barriera all’importazione nella revisione del regolamento SPG. (Ma ecco cosa succederà)

In un contesto di calo produttivo legato sia alle scelte di semina, sia alle difficoltà agronomiche, appare molto complesso ottenere una clausola automatica. L’industria, infatti, ha necessità di approvvigionamento costante per poter mantenere la sua posizione sul mercato ed abbiamo visto che non fatica a trovare merce di tutti i comparti anche all’estero.

Il prezzo al dettaglio, inoltre, sia esso relativo al mercato interno o esterno all’Italia, se diventa troppo elevato crea difficoltà per i consumatori. Questi finiscono per causare contrazioni alla vendita, che portano alla perdita di fette di mercato. Per questi motivi sarà difficile ottenere appoggio istituzionale e da parte dei trasformatori nell’inseguire quanto sopra descritto. Per questi soggetti le importazioni saranno fondamentali nel prossimo futuro per sopperire al calo produttivo interno ed evitare che il prezzo del riso vada alle stelle per i consumatori europei». Autore: Ezio Bosso.

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