Nuova Pac più vicina. In seguito all’approvazione formale dei tre testi legislativi di base (Regolamento Piani strategici, Ocm e Orizzontale) da parte del Parlamento e del Consiglio, i regolamenti sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.
NUOVA PAC: GLI ATTI DELEGATI
Al seguito della pubblicazione, avvenuta il 6 dicembre 2021, la Commissione ha immediatamente adottato gli atti delegati più urgenti. L’obiettivo è che gli Stati membri possano definire i loro Piani strategici in modo da rispettare i tempi per la loro presentazione entro la fine del 2021. Cosa sono gli atti delegati?
Gli atti delegati insieme agli atti di esecuzione sono il diritto derivato dell’Ue. Questi sono stati introdotti con il Trattato di Lisbona (TFUE) entrato in vigore nel 2010. Sono atti giuridicamente vincolanti che consentono alla Commissione di integrare o modificare elementi non essenziali degli atti legislativi dell’Unione, per definire dettagli di applicazione dei regolamenti di base.
Sono due gli atti delegati in questione che la Commissione ha adottato il 7 dicembre.
- Regolamento delegato della Commissione del 7 dicembre 2021 che integra il regolamento (Ue) 2021/2115, con requisiti aggiuntivi per alcuni tipi di intervento da inserire nei piani strategici nazionali, nonché le norme relative alla percentuale per la BCAA 1 (prati e pascoli permanenti).
- Regolamento delegato della Commissione del 7 dicembre 2021 che integra il regolamento (Ue) 2021/ 2116 con norme riguardanti gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l’uso dell’euro.
L’ENTRATA IN VIGORE
Gli atti delegati entrano in vigore solo se, né il Parlamento europeo, né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi. Il termine è conteggiato dalla data in cui l’atto è stato notificato (dopo l’adozione). Oppure, in alternativa, se prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo, sia il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Il termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Per accelerare la procedura di approvazione di un atto delegato, sia il Parlamento, sia il Consiglio, possono prendere la decisione di non sollevare obiezioni all’atto senza attendere i due mesi.
PROSSIMA TAPPA IL 10 GENNAIO
Lo scorso 9 dicembre i deputati della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo (Comagri) hanno deciso di non procedere al voto. Il voto è motivato dalla volontà di “non obiezione” ai due atti delegati riservandosi di esprimere un parere nella prossima riunione della Comagri il 10 gennaio 2022. Il tempo guadagnato con il rinvio servirà ad esaminare i due atti. L’esame avverrà anche attraverso il confronto con i produttori agricoli. Sono atti che avranno ricadute dirette su comparti strategici del settore agricolo.
I ministri dell’agricoltura riuniti in Consiglio, il 12 dicembre scorso, hanno ufficialmente confermato la loro intenzione di non sollevare obiezioni nei confronti di due atti delegati della nuova PAC. Come da precedenti informazioni, la Comagri dovrebbe esercitare il proprio diritto di obiezione nel corso della prossima riunione del 10 gennaio 2022. Così,si blocca l’entrata in vigore dell’atto delegato. Quindi, la Commissione sarà obbligata ad adottare un nuovo atto delegato modificato tenendo conto delle obiezioni formulate della Comagri e di intesa con il Consiglio.
La scelta di rimandare il voto al 2022 non avvantaggia gli Stati membri nella stesura entro fine anno dei loro Piani Strategici Nazionali. Infatti, è entro la scadenza stabilita a fine 2021, che in un quadro di riforma già complicato per le novità introdotte, dovranno far a meno delle norme di dettaglio qui contenute. (Fonte: Coldiretti)