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SCELTE DI SEMINA CONFUSE

da | 1 Mag 2019 | NEWS

«È un listino che confonde le idee; credo che è questo uno degli ultimi anni che i risicoltori italiani semineranno i classici per l’interno, come Carnaroli, Vialone, Arborio, etc., che hanno la stessa quotazione di un risone a grana tonda pur essendo meno produttivi. È un’ insulto all’intelligenza! È vero che alcuni mediatori mettono la loro faccia ma generalmente sono a libro paga delle industrie di trasformazione ed esse stanno distruggendo il mercato dei risi “carismatici” Italiani. È vero che abbondano i similari ma non hanno le stesse caratteristiche dei classici; le nostre massaie riscontrano le differenze(tempi di cottura, assorbimento dei gusti, etc.) e chiedono i nomi classici, figuriamoci i cuochi. È giusto dare quello che ti chiede il mercato e, anche se il mercato dei classici è una nicchia rispetto al consumo generale, la correttezza ed il loro consumo deve permanere». Ne ha per tutti Vincenzo Antonino, tecnico di razza e senza peli sulla lingua, che ci contatta subito dopo aver letto il commento di Oryzon e Gregori sul mercato dei risoni. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato il tecnico di Carisio (Vercelli).

Come si muoverà il mercato ora?

Le prospettive di mercato da qui al termine della campagna sono stazionarie; per le varietà da interno (molto penalizzate nel prezzo) dice la stessa cosa, sicuramente saranno pochi a seminarle e, vista la bassissima redditività, dovremo rassegnarci a mangiare i similari. L’unica varietà che sarà seminata per l’interno è il Cammeo, che ha un mercato buono anche all’estero.

Cos’hanno seminato i risicoltori?

Gli agricoltori, nelle scelte agronomiche, seguono i prezzi di mercato e ci saranno molti comuni a grana tonda, con il Selenio in prima fila. L’anno prossimo, me lo auguro e lo auguro ai risicoltori, che il prezzo sia più che dignitoso come quest’anno, ma le riserie si preparano ai loro giochi al ribasso, si vede dalle offerte nei contratti per fine campagna. I risicoltori, in caso di vendita o svendita, devono esigere lo stabilito dai mediatori, con la dicitura “come da campione visto e gradito” con la data certa del carico, che avviene alla scadenza e talvolta viene contestata la resa e qualche insetto (punteruolo) per abbassare il prezzo stabilito. Il continuo mercato altalenante impedisce una programmazione seria…ma il buonsenso non prevale mai.

Perché è pessimista?

Perchè quella descritta anche da Risoitaliano negli articoli di queste settimane su semine e mercato è obiettivamente una conclusione che sa di sconfitta per tutto il comparto anche in seguito alle nuove occasioni di mercato, che si sono sviluppate in quest’ultimo anno, ad esempio la Clausola di Salvaguardia e la dicitura “Classico”, e che i risicoltori non sembrano cogliere. Inoltre, non sembra si sia avviato alcun processo di organizzazione della domanda, necessario per proteggere il comparto dalle forti fluttuazioni di prezzo, dovute alla produzione troppo uniforme ed indirizzata dai listini emessi nel periodo di semina.

Parliamo di diserbo: i prodotti autorizzati basteranno?

I prodotti attualmente a disposizione, sono sufficienti per il controllo delle infestanti, anche se la carenza di alcuni prodotti autorizzati in deroga apporterà sicuramente problemi sulle infestanti resistenti; ma l’esperienza colmerà certamente le lacune con miscele di erbicidi mirate. Autore: Ezio Bosso

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