La stagione della mietitura gi iniziata e le prime stime parlano di una raccolta ottima, dopo un’estate che aveva fatto temere pr il grande caldo. La risicoltura italiana uscita indenne dagli effetti della siccit grazie a un sistema d’irrigazione storico: creato da Leonardo da Vinci, chiamato alla corte degli Sforza, poi fu migliorato da Cavour. Ma il merito della buona raccolta, nonostante il caldo, va anche agli esperti che hanno messo in pratica la tecnica dei vasi comunicanti. Il primo ad essere raccolto stato il Venere, la variet di riso nero che cresce nelle pianure piemontesi. Poi toccato al Carnaroli, principe del Made in Italy, all’Arborio, al Balilla, al Sant’Andrea e a tutti gli altri alfieri del risotto italiano. Ma adesso il triangolo d’oro del riso europeo (VercelliNovara-Pavia) deve combattere la battaglia legata ai consumi e alla crisi. I prezzi all’origine nei primi sei mesi del 2012 sono crollati. Anche per questo e a causa del taglio dell’aiuto specifico comunitario al riso, la superficie italiana diminuita del 4,6%, scendendo da 246.541 ettari a 235 mila, con molte aziende che hanno puntato su colture alternative (come il mais) altamente remunerate perch richieste dalla filiera delle biomasse. La Commissione Ue stima che la superficie risicola comunitaria si attester attorno ai 454 mila ettari, con una riduzione del 5% e una produzione di 3 milioni di tonnellate. La campagna di commercializzazione 2011-2012 dell’Unione si sta chiudendo con un taglio dell’8% delle importazioni (-75 mila tonnellate). E tutto ci a fronte di una valanga di riso che sta per essere immes sa sui mercati di tutto il mondo: la produzione globale per il 2012 dovrebbe raggiungere il tetto record di 465 milioni di tonnellate, quasi 1,4 in pi rispetto al 2011