Latte, riso, salumi e pomodori: per i prodotti del parco Sud Milano, in arrivo il marchio di qualit . L’individuazione di un paniere di alimenti certificati solo una delle novit del piano di settore agricolo, approvato in questi giorni dalla Provincia di Milano per regolare le attivit produttive nel polmone verde. Quarantottomila ettari di campi e aree naturali, estesi per 61 Comuni dell’hinterland metropoliano e punteggiati da aziende agricole, cascine, marcite e fontanili. "Sono proprio questi gli elementi che vogliamo valorizzare – dice Andrea Gaiardelli, presidente della Commissione ambiente della Provincia e membro del direttivo del parco al quotidiano Il Giorno -, a cominciare dall’agricoltura, uno degli elementi costitutivi dell’identit del territorio milanese". Cos, il nuovo piano di settore punta alla creazione del marchio "parco Sud", una certificazione in grado di attestare la genuinit dei prodotti. Tutti rigorosamente nati e cresciuti nel bacino. "Pensiamo in particolare al riso, tra le colture pi diffuse nel Sud Milano – prosegue Gaiardelli -, ma il percorso qualit potr essere esteso ad ampie categorie, dai salumi ai latticini fino ai pomodori". Quella che si vuole garantire la provenienza degli alimenti da cascine e allevamenti della zona, in un’ottica di valorizzazione dell’economia locale, ma anche di trasparenza verso gli acquirenti. Alcune aziende hanno precorso i tempi: il caso di LatteMilano, il consorzio di 200 allevatori di Milanese e Lodigiano che ha fatto da apripista al processo della rintracciabilit e della certificazione con un codice identificativo inciso sulle confezioni per attestare la provenienza del prodotto e consentire al consumatore di ripercorrerne a ritroso la storia. Ora, la prassi anticipata da alcuni organismi virtuosi verr estesa a tutte le attivit produttive e chiunque potr riconoscere nel marchio parco Sud la garanzia di un alimento controllato. La certificazione di qualit , per, non il solo obiettivo della Provincia. Il piano di settore agricolo prevede la valorizzazione delle zone di pregio (marcite, cascine e fontanili), la salvaguardia degli ecosistemi e il potenziamento delle postazioni informative.