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MERCOLEDI’ RISO

da | 20 Mag 2015 | Riso in cucina

merc2Le porte di EXPO 2015 si apriranno per la classe IV della scuola elementare ‘Collodi’ di Treviso, una classe davvero speciale, composta da bambini di 17 nazionalità diverse. Sono loro i vincitori della prima edizione di ‘Mercoledì Riso’, che si è conclusa alla cascina Torrone della Colombara, a Livorno Ferraris, nel Vercellese. Oltre 200 bambini, di dieci classi della IV elementare provenienti da Francia, Romania, Spagna ed Italia, accompagnati dagli insegnanti, hanno vissuto l’epilogo festoso di un progetto che ha coinvolto 1895 studenti di 4 Continenti, 180 insegnanti, 103 classi, di 13 Regioni e 32 Province. ‘Mercoledì Riso’ è un progetto promosso da Acquerello il Riso e Slow Food, una vera e propria sfida culturale, con l’obiettivo di aiutare i bambini a mangiare meglio e con l’invito alle famiglie ed alle scuole di tutta Europa, di preparare un piatto a base di Riso almeno un giorno alla settimana, il mercoledì, perché il Riso fa bene ed un’alimentazione corretta dal punto di vista nutrizionale, non ne può prescindere.

Gli studenti che hanno partecipato a ‘Mercoledì Riso’ hanno seguito un percorso didattico curato dai referenti di Acquerello e delle Condotte Slow Food. Tra tutti i lavori presentati, gli autori dei dieci migliori sono stati invitati alla Tenuta Torrone della Colombara di Livorno Ferraris per partecipare alla giornata conclusiva. Piero e Maria Nava Rondolino li hanno accolti alla Cascina Torrone della Colombara, in compagnia di Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, Padre Enzo Bianchi, Priore della Comunità monastica di Bose, Valentina De Poli, Direttore di Topolino, Luca Mercalli, Presidente dell’Associazione nazionale meteorologi, Antonio Carluccio, ambasciatore della cucina italiana in Gran Bretagna e Stefano Maffeo, anima entusiasta ed instancabile dell’Associazione ‘Arc-en-Ciel’. Tutti sono stati protagonisti di una bellissima giornata di festa, benedetta da un esclusivo raggio di sole, sotto il quale la giuria, riunita nello splendido prato del cortile della cascina, ha assaggiato i piatti, preparati dai ragazzi in collaborazione con gli allievi dell’Istituto alberghiero di Trino Vercellese, nel rispetto delle ricette in concorso. La giornata è iniziata con una conferenza nel corso della quale Piero Rondolino ha tracciato le linee del progetto: “Non pensavo che i risultati potessero giungere a tale livello – ha detto Rondolino – abbiamo curato il nostro lavoro nei minimi dettagli e grazie alla collaborazione degli insegnanti oggi siamo qui a vivere un evento dallo straordinario valore culturale. I bambini si sono dimostrati straordinari protagonisti e pronti a sviluppare attenzione al cibo ed al riso in particolare”.

“Io sono cresciuto con il riso – ha detto Padre Enzo Bianchi – ricordo la mia infanzia nel Monferrato, ricordo le ore passate a pulire il riso dai sassi prima di mangiarlo in minestra. Il nostro vino era merce di scambio per avere il riso dal Vercellese e l’olio dalla Liguria. Ed il riso arrivava il martedì, non il mercoledì. Oggi riportare i bambini al senso del cibo e della condivisione è un’azione centrale se vogliamo avere parte nella loro educazione”.  ‘Mercoledì Riso’ avrà un seguito a fumetto: Topolino!. Lo ha detto il direttore Valentina De Poli: “Una storia sul riso? lo prometto! Anche perché non sarebbe la prima volta che nelle nostre amatissime storie il cibo assume un valore condiviso. La nostra storia è chiara, nelle case dove entra, Topolino lo legge tutta la famiglia, per questo siamo consapevoli di parlare a tutte le età. E poi, il mercoledì è anche il giorno in cui Topolino è in edicola e quindi…”. 

“Oggi la situazione alimentare soffre di ignoranza diffusa – ha detto Carlin Petrini – e i bambini sono una risorsa per riportare al centro della famiglia l’attenzione per il cibo. Un progetto come ‘Mercoledì riso’ è prezioso, perché unisce i bambini ad un prodotto della terra. Si sta sviluppando un rapporto intergenerazionale tra i nonni, che hanno vissuto il rispetto per la terra, ed i bambini, che sono pronti ad acquisirlo. Un rapporto che ci può consentire di recuperare la generazione dei genitori, che ha vissuto l’abbandono della terra, diventando vittima dell’industrializzazione e di un cibo diventato merce” (Nella foto grande un momento del convegno) (20.05.2015)

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