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IN RICORDO DI OMODEO

da | 19 Apr 2021 | Non solo riso

Invasi artificiali

La videoconferenza sul tema “Invasi artificiali e agricoltura – Giornata di studio in memoria di Angelo Omodeo (1876-1941)”, realizzata venerdì 9 aprile dalla Società Agraria di Lombardia in collaborazione con il Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura, il Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, e la Sezione Nord-Ovest dell’Accademia dei Georgofili ha fatto registrare una notevole partecipazione e diffuso apprezzamento da parte di dottori agronomi, ingegneri, imprenditori agricoli, studiosi ed appassionati del settore.

La videoconferenza è stata aperta dai saluti istituzionali di Flavio Barozzi, Presidente della Società Agraria di Lombardia, che ha evidenziato la fondamentale importanza della razionalità nella gestione della risorsa idrica in un’ottica di “intensificazione sostenibile”, che compendi i fabbisogni della popolazione – crescenti per quantità ed intensità – con l’esigenza di preservare le risorse non riproducibili per le generazioni future.

Sono seguiti gli interventi del prof. Gian Battista Bischetti, Direttore del DISAA, che ha sottolineato la comunanza di vedute e la fattiva collaborazione con la Società Agraria, e di Alessandro Folli che, portando il saluto dell’ANBI, ha invocato razionalità, equilibrio e lungimiranza nelle politiche programmatorie che deriveranno dal Recovery Fund.

Una giornata di studio in memoria di Angelo Omodeo

Il webinar è proseguito con una analisi degli aspetti storici, trattati dal prof. Luigi Mariani, Vicepresidente della Società Agraria, nonché docente di Storia dell’Agricoltura presso l’Università degli Studi di Milano e di Agronomia Generale presso l’Università di Brescia, il quale ha tracciato un profilo biografico dell’ing. Angelo Omodeo ad ottant’anni dalla sua scomparsa. Ne è emerso il grande rilievo dell’opera e del pensiero di Omodeo, nato a Mortara (cittadina lomellina che gli ha intitolato il locale Liceo) da una famiglia di agricoltori e commercianti di riso, laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, fondatore di uno studio impegnato nella progettazione di grandi dighe. Tale attività di grande successo lo porterà in alcuni decenni a progettare opere idrauliche in tutto il mondo (Sud America, Africa, Spagna, Scozia, India, Cina, Russia e ovviamente Italia, ove il suo nome rimane associato al lago Omodeo sul fiume Tirso in Sardegna).

Oltre al rilievo tecnico, Omodeo riveste notevole importanza pure sul piano del pensiero politico, come esponente del riformismo socialista, vicino a Filippo Turati e Anna Kuliscioff, anche per il rigore metodologico nell’elaborazione di adeguati supporti tecnici alle proposte politiche in campo energetico, agricolo e di gestione del territorio.

Altri interventi al webinar

La dott.ssa Angela Zerga, Direttore del Consorzio di Bonifica di Piacenza ha illustrato gli aspetti tecnici ed operativi, oltre che storici, della diga di Mignano (PC), nata negli anni ‘30 del XX secolo su iniziativa di imprenditori agricoli e che utilizza le acque dell’Arda per molteplici scopi oltre a quelli irrigui, rappresentando un esempio di razionalizzazione e valorizzazione delle risorse idriche in ambiente appenninico.

L’ing. Giovanni Ruggeri, rappresentante dell’ Italian Commission on Large Dams, ha tracciato una approfondita panoramica dello “stato dell’arte” nella costruzione, gestione e manutenzione delle dighe nel Mondo ed in Italia. Nel nostro Paese in particolare emergono criticità legate sia ad ostilità spesso “ideologiche” verso queste opere sia alla mancanza di attenzione alla funzionalità delle opere esistenti. Al riguardo l’ingegner Ruggeri ha illustrato la strategia di coinvolgimento dei portatori di interessi che da alcuni anni sta perseguendo a sua armonizzazione.

La relazione dell’ing. Luigi Mille, Direttore dell’Agenzia Interregionale del Fiume Po, ha messo in evidenza le diverse modalità di approccio alla gestione ed alla regolazione di due bacini naturali relativamente vicini, il Lago di Garda ed il Lago d’Idro, con conseguenze più o meno positive o conflittualità più o meno accese per l’uso agricolo delle acque.

L’ing. Ettore Fanfani, già Direttore del Consorzio Bonifica Muzza ha invece descritto le tecniche di bacinizzazione dei canali attuate nel comprensorio della Roggia Muzza, spinte fino ai livelli più capillari della rete dall’opera secolare dell’uomo, sottolineandone la valenza tecnica sia per la ricarica delle falde che per gli usi irrigui e per le positive ricadute ambientali.

Antonio Biancardi, imprenditore agricolo e consigliere della Società Agraria di Lombardia ha illustrato il progetto della Diga di Budriesse, attualmente in fase di valutazione al Ministero dell’Ambiente. Si tratta di un ambizioso progetto volto a ricavare energia idroelettrica attraverso uno sbarramento sull’Adda con lo scopo di garantire la costanza della fornitura del vicino impianto di trasformazione del pomodoro da industria che attualmente soffre di interruzioni della dispensa energetica con sensibili danni sulla funzionalità dell’intera filiera produttiva.

Il prof. Tommaso Maggiore, Vicepresidente della Società Agraria di Lombardia, sintetizzando le conclusioni del Convegno, ha sottolineato il ruolo che spetta a tutti i soggetti del settore agricolo, ma in particolare ai dottori agronomi, per ottimizzare l’uso della risorsa, valorizzandola e proteggendola dai rischi di dispersione o di contaminazione attraverso un approccio che sia razionale, propositivo e non ideologico e che abbia come fine quello dello sviluppo e della crescita delle conoscenze. Il Convegno ha fatto registrare centinaia di contatti da tutto il territorio nazionale, ma anche dalla Russia e dalla Georgia, a testimonianza della rilevanza della figura di Angelo Omodeo e dell’attualità dei temi trattati. (Fonte: Società Agraria di Lombardia)

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