Il riso indiano potrebbe presto tornare a giocare un ruolo da nuovo protagonista sui mercati internazionali.

SCORTE NON BASMATI IN ECCESSO

Ciò accade dopo che il bando sulle tipologie non Basmati ne hanno impedito l’esportazione da oltre un anno. Il governo indiano sta valutando la possibilità di allentare il divieto di esportazione del riso bianco non-basmati, in conseguenza della presenza di scorte in eccesso. A ciò si aggiunge un aumento significativo delle semine. Lo dichiara il ministro dell’Unione per i consumatori, l’alimentazione e la distribuzione pubblica Pralhad Joshi. Il divieto del 20 luglio 2023, è introdotto per garantire al Paese scorte sufficienti per il consumo interno e per raffreddare i prezzi. LEGGI L’ARTICOLo QUI.

COSA COMPORTA L’ALLEGGERIMENTO DEL DIVIETO DI EXPORT DI RISO INDIANO?

Un eventuale alleggerimento del divieto andrebbe a vantaggio di agricoltori, commercianti ed esportatori che hanno cercato di limitare il divieto di export per sfruttare l’elevata domanda globale di riso indiano. La decisione porterà sollievo anche ai Paesi consumatori di riso, che già a più riprese avevano chiesto al governo indiano di allentare il divieto.

Il ministro ha infatti recentemente dichiarato che nonostante il previsto impatto negativo di El Niño, lo scorso anno la produzione di risone è robusta. Ora si chiede di consentire l’esportazione di riso non-basmati, per il quale l’anno scorso erano poste delle restrizioni proprio tenendo conto degli effetti negativi di questo fenomeno meteorologico. Il divieto di esportare riso bianco non-basmati potrebbe essere revocato in vista di piogge abbondanti e di seminativi più ampi. Il sito www.livemint.com ha anche riferito dell’aumento delle scorte e di come un raccolto abbondante potrebbe indurre il governo ad allentare i limiti alle esportazioni di riso.

LA BILANCIA COMMERCIALE INDIANA

Le restrizioni alle esportazioni hanno influito anche sulla bilancia commerciale indiana. Le esportazioni di riso nel periodo aprile-giugno sono scese di quasi il 34% a 3,2 milioni di tonnellate (mt) dopo il divieto di un anno fa. Secondo i dati del Ministero del Commercio, le esportazioni di riso bianco non-basmati sono crollate del 78% a circa 300.000 tonnellate. Infine, le esportazioni di rotture di riso sono scese dell’8% a 300.000 tonnellate e quelle di riso parboiled dell’11% a 1,5 tonnellate.

LE DICHIARAZIONI DI VIJAY SETIA

Vijay Setia, ex presidente dell’Associazione degli Esportatori di Riso dell’India, dichiara che vietando le esportazioni di riso, il governo controlla con successo l’”inflazione da riso“. Ora è giunto il momento di rivalutare questa politica, dato il mutare degli scenari della disponibilità di riso. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Agricoltura, la superficie di semina del risone è aumentata del 16% a 39 milioni di ettari. Invece, quella dei legumi è aumentata del 7% a 12 milioni di ettari al 23 agosto. Nell’anno fiscale 2024, l’India ha esportato un totale di 15,7 tonnellate di riso, di cui 2,36 tonnellate di riso bianco non-basmati, 545.000 tonnellate di rotture di riso e 7,57 tonnellate di riso parboiled, contro le 21,8 tonnellate dell’anno fiscale 23.

INDIA RESTA PRIMATO DELL’EXPORT

L’India è il secondo produttore mondiale di riso dopo la Cina e il più grande esportatore a livello globale: il suo contributo al commercio mondiale, prima che venissero imposti i limiti alle esportazioni del cereale ,valeva circa il 40% degli scambi internazionali.

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