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IL LIVELLAMENTO RESTA A SECCO

da | 19 Mar 2016 | Norme e tributi

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soldiPiù carburante ad accisa agevolata per le aziende agricole. il Ministero delle Politiche agricole ha emanato nei giorni scorsi un decreto con le nuove tabelle (scaricale QUI) in cui sono indicati i quantitativi di gasolio che le Regioni devono assegnare alle imprese, ampliando il novero sia delle colture che delle singole operazioni colturali prese in considerazione. I contoterzisti di Ucai fanno notare che le nuove tabelle sono basse per il livellamento in risicoltura.

Sul piano generale va detto che il provvedimento cancella i tagli disposti dalle leggi di stabilità 2014 e 2015, che avevano portato a una diminuzione complessiva del 23 per cento delle assegnazioni di carburante “agevolato” alle imprese agricole rispetto a quelle ottenute fino al 2013. Le nuove tabelle, valide su tutto il territorio nazionale, sono in molti casi addirittura migliorative rispetto alla situazione precedente, garantendo quantitativi più congrui rispetto alle reali esigenze delle imprese agricole operanti nei diversi comparti. Il decreto è stato pubblicato il 1° marzo in Gazzetta Ufficiale ed ha validità dal primo gennaio 2016: ergo, le imprese agricole che tra gennaio e febbraio di quest’anno hanno già chiesto e ottenuto dalle Regioni di competenza il gasolio agevolato, assegnato sulla base dei vecchi parametri, possono chiedere l’integrazione della differenza.

Le assegnazioni rispecchiano i consumi reali secondo i contoterzisti, che però, come abbiamo detto, esprimono perplessità sul livellamento in risicoltura: le nuove tabelle prevedono infatti 70 litri per ettaro per i lavori di aratura dei cereali autunno vernini, contro i 46 del 2015, l’erpicatura passa invece da 15 a 25 l/ha, i trattamenti da 8 a 15, mentre la trebbiatura passa da 28 a 45 l/ha. Anche in risicoltura cresce il quantitativo di carburante per l’aratura che passa da 46 a 70 l/ha, resta tuttavia ancora troppo bassa secondo l’Uncai l’assegnazione di carburante agricolo per le operazioni di livellamento che salgono da 9 a 12, quando i consumi reali sono di 25 l/ha.  In viticoltura i trattamenti fanno invece un balzo da 77 a 150 litri per ettaro. Inoltre, per tenere conto dei trasferimenti extra aziendali, è prevista una maggiorazione di 6 l/ha per tutte le operazione svolte dalle imprese agromeccaniche. Le maggiorazioni fuori campo, in precedenza solo possibili e al massimo di 3,5 l/ha, diventano così obbligatorie. Le Regioni avranno sempre la possibilità di assegnare ulteriori quantitativi di carburante agricolo, adattando le tabelle appena emanante alle caratteristiche territoriali e colturali e qualora si presentassero emergenze di varia natura. (19.03.2016)

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