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AL MERCATO INTERESSANO I LUNGHI B

da | 19 Dic 2023 | NEWS

Gruppo Roma

Ci sarà forse ancora modo venerdì per augurarsi buone feste, nell’ambito delle nostre consuete analisi di mercato, ma già le borse di inizio settimana si sono dimostrate più focalizzate su questo tema rispetto agli scambi di risone.

LISTINO FERMO, PREZZI IN CALO

Il numero di trattative era basso nelle precedenti sedute, come riportato nel nostro ultimo articolo (leggi), ma tra lunedì e martedì è calato ancor di più. L’interesse dei compratori si è ridotto ormai all’acquisto di pochissime varietà, lunghi B e alcuni risi tondi principalmente. Questo si riscontra, inoltre, a prezzi inferiori di quelli a listino e solo nel raro caso in cui sia l’offerta a proporre la merce. Per gli altri comparti non solo quanto ottenibile sul mercato è minore del valore ufficiale, anche oltre i -5 €/q nel caso di alcuni lunghi A da parboiled, ma risulta anche molto difficile trovare un compratore.

I documenti emessi dalle commissioni prezzi riunitesi a Novara, Vercelli e Milano, tuttavia, mantengono invariate le valutazioni. Queste continuano ad essere riferite a diciture quali “scambi limitati” o “nominale” nelle sedi piemontesi, visto il numero ridotto di trattative nelle singole sedute. Dal momento che questa discrepanza tra valori reali e ufficiali e la presenza di tali definizioni si ripresenta da alcune settimane, appare chiaro come vi sia una volontà a non far scendere il listino del risone per il momento.

PROSPETTIVE MIGLIORI PER I LUNGHI B

Nel 2024 vedremo se potrà esserci un maggiore interesse della domanda, oggi probabilmente più focalizzata su lavorazione e vendita dopo aver concluso buona parte degli acquisti nei primi mesi di mercato.  La merce trasferibile ad oggi è maggiore rispetto a tutti i tre anni precedenti, per questo è difficile attendersi nuovi importanti passi in avanti nelle valutazioni. Per alcuni gruppi merceologici, al contrario, potrebbero ufficializzarsi i deprezzamenti oggi ventilati, in particolare per quelli dove la disponibilità è maggiore. Il riferimento è in primis a Carnaroli e similari e Arborio e similari ma anche i lunghi A da export mostrano quantitativi ancora nei magazzini dei risicoltori decisamente abbondanti. Situazione neutra per i tondi, meno prodotti ma con rimanenze nella media a causa delle giacenze dalla scorsa campagna.

Le prospettive più rosee sono per i lunghi B. Per tali risi non è tanto la disponibilità interna deficitaria quanto quella a livello globale, come abbiamo appreso dall’analisi di Filippo Roda al convegno organizzato da Airi (vedi video). In questo contesto e visto il blocco all’export dell’India, i risi “indica” italiani possono ottenere valutazioni remunerative e non dovrebbero faticare a trovare compratori.

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