In relazione all’articolo “Il giallo di Pasqua” il vicepresidente della commissione prezzi dei risi di Milano Cesare Fedeli ci scrive così: «Nessun mistero nell’ uovo di pasqua: le ragioni della ” differenza” richiamata sul prezzo dell’Arborio sono essenzialmente due. La prima: a Milano si quotano gli affari fatti, e non i desiderata. Le sedute della commissione sono aperte al pubblico e anche chi non è socio o commissario può intervenire (in questo caso però spetta poi all’ insindacabile giudizio della presidenza decidere se ed in che misura tenere conto della segnalazione). Nel merito, si è valutato che gli scambi ridottissimi a ridosso di una festività non giustificassero un ribasso.
La seconda: il listino di Milano è parametrato a rese adottate dalla commissione partendo dal documento diramato da Ente risi. Evidentemente i pochi affari fatti rientrano nel range di dette rese. Infine, mi permetto di ribadire nuovamente il leitmotiv delle borse merci: la quotazione NON È il prezzo. La quotazione viene rilevata sulla base degli affari fatti. La quotazione ha un minimo e un massimo». Autore: Cesare Fedeli
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