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ARRESTATO ROBERTO ROSSO

da | 20 Dic 2019 | Non solo riso

La Guardia di Finanza ha arrestato l’assessore regionale piemontese Roberto Rosso, uno dei leader di Fratelli d’Italia in Piemonte, con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per poter essere eletto nella maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio. Rosso è assessore alla semplificazione ed era considerato, fino ad oggi, uno degli uomini forti della Giunta Cirio. Otto persone sono state arrestate nell’ambito di una operazione contro la  ‘ndrangheta di Torino. Tra le condotte contestate dalla procura, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Rosso, stando alle accuse, si sarebbe rivolto ad affiliati alle cosche calabresi per conquistarsi un posto in Regione.  Cinque volte deputato, è stato uno dei principali esponenti di Forza Italia in Piemonte. Membro in più commissioni parlamentari: Bilancio, Attività Produttive, Lavoro e Agricoltura. Nella  legislatura 2008- 2013 è stato anche sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali. Attualmente è anche capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Torino e vice sindaco di Trino Vercellese, dove vive. È stato eletto consigliere regionale in provincia di Torino, ottenendo 4.806 preferenze. Nel 2012, nel corso di un dibattito televisivo, svelò alcune prassi poco nobili dei consiglieri regionali piemontesi, in materia di trasferte e rimborsi. Dalle sue esternazioni scaturì l’inchiesta di Rimborsopoli, che travolse il mondo politico regionale.

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