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«RIDURRE I COSTI IRRIGUI IN SARDEGNA»

da | 14 Apr 2021 | Non solo riso

Il Presidente del Consorzio di bonifica dell’Oristanense, Carlo Corrias, imprenditore agricolo del Terralbese, spiega quali siano gli obiettivi del suo mandato con un’intervista rilasciata a Confagricoltura Oristano. Un’intervista che interessa anche i risicoltori e nella quale Corrias sostiene di mettere al centro degli interessi gli imprenditori, che in un periodo di massima criticità faticano a mantenere in equilibrio i bilanci dell’impresa. Bisogna, dunque, ridurre i costi di produzione per consentire agli imprenditori agricoli di essere competitivi sul mercato ma sostenibili (ogni agricoltore ha a cuore la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente) al fine di poter proporre prodotti agricoli salubri.

Perciò il Consorzio di bonifica dell’Oristanense (nato nel lontano 1880) può fornire una serie di idrovore di bonifica per la salvaguardia dei territori dai rischi idrogeologici, considerando ovviamente che l’infrastrutturazione del territorio venga garantita con continuità. Il Consorzio, purtroppo, come ha sottolineato il dottor Corrias, non ha investito nelle infrastrutture e ancora oggi gli interventi di manutenzione e riparazioni sono molto frequenti.

Gli interventi del Consorzio di bonifica dell’Oristanense

Per far fronte alla situazione -spiega il dottor Corrias- «Come consiglio di amministrazione abbiamo subito richiesto agli uffici di evidenziare le maggiori criticità strutturali su cui occorre intervenire con massima priorità. Si è, quindi, costituito un gruppo di progettazione per valutare gli indirizzi su cui l’Ente debba concentrarsi per migliorare l’efficientamento strutturale, i consumi energetici (derivanti  dai costi di pompaggio dell’acqua distribuita negli interventi di bonifica) e la qualità del servizio stesso. Da questo lavoro abbiamo messo in cantiere progetti per un valore di 100 mln di euro su 300 ml di opere necessarie alla ristrutturazione del territorio consortile».

Inoltre, -aggiunge l’imprenditore- «per fronteggiare le esigenze quotidiane del sistema irriguo e migliorare il servizio per gli agricoltori abbiamo previsto e realizzato per i siti di pompaggio (attualmente controllati con un sistema manuale) un sistema di telecontrollo degli impianti che ottimizza la performance e consente di ridurre i tempi di intervento del personale tecnico in caso di malfunzionamento».

Digitalizzazione delle linee di distribuzione dell’acqua

«A fronte dell’installazione di un sistema di telecontrollo irriguo abbiamo predisposto la digitalizzazione delle linee di distribuzione dell’acqua per offrire un servizio di alto livello ed avviato il telerilevamento delle zone irrigue per tenere traccia della superficie coltivata da ciascun agricoltore. Io sono del parere che questo percorso sia necessario e importante ma che debba prevedere da parte del sistema agricolo un’educazione sempre più attenta e accurata nell’utilizzo della risorsa acqua. Per fare questo occorre, a mio avviso, il coinvolgimento fattivo delle associazioni di categoria e l’organizzazione, non appena possibile, di incontri e convegni su questo tema»- ha chiosato il dottor Corrias.

Obiettivi futuri del Consorzio di bonifica dell’Oristanense

Nell’intervista il dottor Corrias ha elencato, inoltre, quali siano i progetti e gli obiettivi futuri del Consorzio. «Oltre a rendere i costi sostenibili per gli agricoltori, l’Ente interverrà per migliorare la pianificazione regionale della difesa territoriale coinvolgendo i 25 comuni del territorio consortile su cui urge un intervento di bonifica».

Per ridurre i costi energetici, una soluzione impattante-come ha dichiarato il presidente del Consorzio-  potrebbe essere il finanziamento regionale per la realizzazione di impianti fotovoltaici che potrebbero favorire un’autonomia energetica dell’Ente. Per raggiungere questo “traguardo”, tuttavia, sarà necessario anche per il Consorzio poter beneficiare dell’adeguamento normativo del cosiddetto “scambio sul posto”, nonostante gli impianti non siano dislocati dove lo scambio avverrebbe, ma di ciò se ne occuperanno l’Assessorato all’agricoltura e l’Assessorato dei lavori pubblici per le rispettive aree di competenza.

«Infine, ma non secondario, vorremmo affrontare il costo dell’acqua grezza che l’Ente sostiene a favore di Enas. Il nostro approccio al problema non è di sottrarci al pagamento, bensì avere un costo attribuito con un valore simbolico, visto che il beneficio della risorsa acqua non resta al solo consorzio ma è a vantaggio dell’intera comunità»-ha concluso Corrias. (Fonte: Confagricoltura Oristano). Autore: Marialuisa La Pietra

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