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EMERGENZA PIOGGIA

pioggia

Pioggia abbondantissima. Da inizio anno nella stazione di misura di Sartirana Lomellina sono caduti 612 mm di pioggia distribuiti in 67 giorni: nel 44% dei giorni è piovuto. Se questa analisi viene estesa a tutto l’ultimo semestre, si arriva a 645 mm di pioggia. Siamo davanti ad altezze di pioggia, concentrate in un semestre che include mesi statisticamente siccitosi come dicembre e gennaio, che superano e spesso doppiano, le medie annuali. LEGGI IL PRECEDENTE REPORT A CURA DI ALBERTO LASAGNA.

PIOGGIA RITARDA LE COLTURE

Si tratta di un evento eccezionale che sta compromettendo il decorso della stagione agraria estiva. Molte colture sono in pesante ritardo, in molti casi non si è ancora seminato o si sono rese necessarie delle nuove semine. Le continue piogge, oltre ad impedire l’accesso ai terreni, spesso vanificano gli interventi di trattamento fitosanitari.

PRIMAVERA ANOMALA

L’eccezionalità di questa primavera anomala non accenna ad interrompersi e, sempre di più, si rendono necessarie azioni straordinarie in materia di deroghe e rimodulazione degli impegni e dei protocolli operativi così da salvaguardare, per quanto possibile, produzioni che sono sempre più sotto stress da eccesso di pioggia.

Già nelle precedenti analisi si evidenziava questo scenario anomalo, ora più che mai si è in piena emergenza e occorre, ad ogni livello, che si attivi la gestione emergenziale.

Gli indicatori ordinari dello stato delle riserve idriche sono tutti buoni, restano le preoccupazioni per la gestione delle contemporaneità dei fabbisogni idrici non appena si alzeranno le temperature e aumenterà l’idroesigenza di colture cresciute con apparati radicali stressati da eccessi di pioggia.

L’accumulo nevoso, stante le basse temperature, sta segnando un record per il periodo a dimostrazione della totale instabilità sistemica che sta interessando il nord ovest dell’Italia.

Il livello del lago Maggiore è costantemente nell’intorno del massimo concesso e la falda, pur se con un incremento meno accentuato delle scorse settimane, si mantiene ben sopra le media dell’ultimo triennio.

RISERVE NEVOSE

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche evidenzia un massimo per il periodo considerato con un dato in totale controtendenza rispetto a quanto rilevato nei mesi invernali.

LAGO MAGGIORE

Il lago Maggiore si mantiene nell’intorno dei 135 cm con un imponente rilascio condizionato dalle continue piogge e dal lento scioglimento nivale.

Il dato negli ultimi 15 giorni è in calo solo in quanto si era in presenza di un picco para alluvionale.

Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net. 

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 31 maggio.

ANDAMENTO FALDA

La falda freatica è in una fase di leggera crescita e prosegue il mantenimento su livelli superiori agli ultimi due anni con un maggior accumulo che si posiziona a circa 35 cm rispetto alle misurazioni in pari data dei precedenti anni, con un delta annuale in leggera e costante riduzione rispetto alla precedente analisi.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

Nota sull’uso delle informazioni:

Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.

Si conferma la previsione di un anticipo importante nella riattivazione dei fontanili rispetto agli ultimi due anni.

I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza, in ogni caso emerge come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2023 e al 2022, si conferma, come già evidenziato, un incremento pari alla capacità di una grande diga.

Si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (Novembre – Maggio) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina.

La lettura del grafico evidenzia una piovosità molto superiore alla media come indicato in premessa.

SCALA DI ALLARME

L’accumulo nevoso sta segnando un nuovo massimo, questo porta ad utilizzare, per la prima volta da quando si redige questa analisi, un indicatore 0 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: in considerazione dell’accumulo nevoso l’indicatore è a 1 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.

Questo porta ad un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 3 su un massimo di 15, in riduzione rispetto alla precedente analisi. Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.

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