In Cambogia, gli esportatori hanno esportato circa 460.000 tonnellate di riso lavorato in 55 mercati e regioni, per un valore di 323,47 milioni di dollari. Destinazioni principali: Cina, Francia, Gabon, Malesia e Paesi Bassi, secondo la Cambodia Rice Federation. Il riso aromatico, secondo quanto riferito dal rapproto settimanale The Rice, edito da Gaotrade, ha rappresentato quasi il 70% delle esportazioni totali. Nel solo mese di ottobre, la Cambogia ha esportato 49.471 tonnellate di riso, in crescita del 4% rispetto all’ottobre dello scorso anno, secondo la Federazione. La Cina è il più grande mercato d’esportazione della Cambogia, e rappresenta quasi la metà di tutte le esportazioni di riso del Regno. Le esportazioni di risone si sono avvicinate a 2,7 milioni di tonnellate (il principale acquirente è il Vietnam, per un valore di quasi 634 milioni di dollari). Le esportazioni di riso lavorato nei primi 10 mesi dell’anno sono state inferiori allo stesso periodo del 2020. La Cambodia Rice Federation dà la colpa del calo all’impennata dei costi di trasporto e alla carenza di container da 20 piedi, che sono la misura standard per la spedizione del riso.
L’Asian Development Bank ha avvertito che gli agricoltori della regione sono vulnerabili alla siccità e alle inondazioni, aggiungendo che il settore agricolo deve adattarsi al cambiamento climatico utilizzando il sequenziamento del genoma per produrre colture più forti. I ricercatori in Cambogia hanno messo a punto una nuova varietà di riso che è resistente al cambiamento climatico e produce rese più elevate. Hanno in programma di rilasciare il questa super varietà molto presto. L’anno scorso la Cambogia ha esportato 690.829 tonnellate di riso lavorato per un valore totale di 538,8 milioni di dollari, in crescita dell’11,4% rispetto al 2019. Le esportazioni di risone hanno raggiunto 2,89 milioni di tonnellate, con un valore totale di 723,48 milioni di dollari.
