Mercato stabile nella settimana appena trascorsa (leggi l’analisi). In questo frangente la domanda sembra tornare ad interessarsi all’acquisto. L’offerta risponde poco ma nonostante ciò le valutazioni rimangono invariate. I risicoltori in questo frangente sono comunque soddisfatti delle quotazioni. Le preoccupazioni riguardano la prossima campagna agraria dal punto di vista idrico e il forte aumento delle importazioni dall’estero.
«I RISI IBRIDI FULLPAGE HANNO SALVATO L’ANNATA»
Affrontiamo questi temi con Matteo Viganò, risicoltore di Gaggiano (MI). Egli afferma: «I prezzi sono sì positivi ma il divario tra lunghi B e varietà da interno è eccessivamente penalizzante. Questo fattore influisce molto sulla mia azienda. A causa della siccità, qui è stato possibile produrre solo grazie alla tecnologia Fullpage Rice Cropping Solution di RiceTec. Questa è rappresentata ad oggi da Ecco975FP, un riso ibrido appartenere al gruppo dei lunghi B. Devo ammettere che senza questa tecnologia avrei rischiato di non avere raccolto.
La mia azienda è caratterizzata da terreni a tessitura leggera, per questo la carenza idrica è stata ancor più impattante rispetto ad altre aziende in questo territorio. Nella scorsa campagna, avendo potuto bagnare il riso molto raramente fino a settembre, si è palesata la grande resistenza alla siccità di questi risi rispetto alle altre varietà, con le quali non sono arrivato a raccolto. Grazie al maggior vigore vegetativo ed alla rapida risposta ad ogni singolo apporto idrico, il riso ibrido mi ha permesso al contrario di portare del prodotto in cascina.»
«NECESSARIO ARGINARE LE IMPORTAZIONI»
«Tornando al prezzo, mi sarei augurato almeno un approdo ai 60 €/q lordi già visti in alcune sedute della scorsa campagna di commercializzazione. I 48/50 €/q lordi non li reputo un valore soddisfacente in rapporto agli altri gruppi merceologici ed al forte aumento occorso nelle voci di costo. In questo comparto, purtroppo, l’importante crescita delle importazioni, occorsa dopo il decadimento dei dazi, non permette un maggiore apprezzamento della merce e riduce anche gli acquisti come dimostrato dal bollettino trasferimenti. Tale dinamica influisce anche sui tondi ma i lunghi B sono sicuramente i più penalizzati. Ritengo che per contrastare questi sviluppi sia necessario lavorare su due fronti. Uno è la reintroduzione di una barriera economica simile alla clausola. L’altro, ancor più importante, è il tema reciprocità.
Trovo assurdo che vi siano così tanti paletti e costi aggiuntivi per la produzione interna quando poi si deve competere sul mercato con risone importato frutto di un’agricoltura decisamente arretrata. Sono stato in Cambogia e Vietnam e quello che ho visto in quanto a prodotti utilizzati e trattamento della manodopera è ben lontano dagli standard richiesti dall’Ue».
«SONO INDECISO SU QUANTO RISO SEMINARE»
«Per la prossima campagna nutro ancora qualche dubbio su quanta superficie destinare alla risicoltura. Nei prossimi mesi vedremo come si evolverà la disponibilità idrica e prenderò una decisione definitiva, pur considerando che le variabili sono molteplici e neanche a ridosso delle semine sapremo quali saranno i reali sviluppi estivi. In ogni caso, qualsiasi camera decida di destinare alla risicoltura la seminerò nuovamente con riso ibrido Fullpage di Adama e Norve Risi, senza il quale oggi forse la mia azienda non esisterebbe più». Autore: Ezio Bosso.
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