L’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca critica pesantemente il dossier che l’Italia sta preparando per chiedere all’Unione europea di fermare le importazioni a dazio zero dai Paesi meno avanzati. Senza mezzi termini, afferma che «la tanto declamata clausola di salvaguardia non verrà mai attuata in Italia a causa dei criteri, molto stringenti, contenuti nel regolamento (UE) n. 978/2012 sul regime delle preferenze generalizzate (SPG), regolamento che permette oltretutto importazioni di prodotti a dazi ridicoli in Europa e in Italia da parte dei Paesi meno sviluppati (PMA). A fine novembre la Commissione dovrà analizzare i risultati di questo regolamento ed eventualmente proporre una proposta legislativa. Peccato che nessun attore è stato coinvolto e nessuno ne parla, nemmeno il Ministro o il Governo che dovrebbero far valere la voce agricola in Europa».
Ciocca sottolinea che «il nostro governo deve agire subito perché il regolamento si può modificare entro fine novembre». In particolare Ciocca vuole «una politica di difesa del riso italiano con dazi protettivi” e “il contingentamento delle importazioni. Questa è l’occasione per intervenire. Non si può guardare i treni che passano per poi lamentarsi. Il ministro all’Agricoltura perché non ne parla? Perché il governo italiano non entra nel merito di trattative importanti come questa ma in periodo preelettorale emana provvedimenti confusi sull’etichetta di origine dei prodotti?»
