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BONIFICHE, C’E’ CHI COMPRA

da | 21 Dic 2013 | NEWS

DSCN1502Bonifiche Ferraresi, la più importante società risicola del Paese, è in vendita e forse questa volta c’è chi ha i soldi per comprarla dal proprietario, che è Bankitalia. La notizia è apparsa oggi sulle colonne della Nuova Ferrara. Che precisa “anche alcuni importanti imprenditori ferraresi si sono fatti avanti”. Nei giorni scorsi, via Nazionale, che sta tentando da mesi (se non da anni) la vendita di questa società (che fa parte del patrimonio del fondo pensione dei dipendenti dell’Istituto) ha fatto sapere “con riferimento alla procedura di vendita della partecipazione di controllo nella società Bonifiche Ferraresi (pari al 62,374%), che è ancora aperta la data room e sono in corso le attività di valutazione da parte dei soggetti che hanno manifestato interesse all’acquisto”. Bankitalia, con l’assistenza dell’advisor Leonardo & Co., ha dichiarato anche che “procederà alla valutazione delle offerte vincolanti non appena le stesse verranno presentate e ne darà tempestiva comunicazione al mercato”. Sembra che in coda ci siano già diversi player internazionali: Sbtf è infatti quotata in borsa ed è una delle aziende agricoli di maggiori estensioni del Paese. Nella tenuta di Jolanda di Savoia (l’altro centro produttivo è ad Arezzo, in totale sono 5.400 ettari, oltre ad alcuni immobili nel centro di Ferrara) produce anche riso. Bankitalia, ricorda il giornale ferrarese nell’edizione di oggi, “aveva annunciato la dismissione della controllata Sbtf nell’aprile dell’anno scorso, a ridosso dell’assemblea annuale. Quindi a settembre l’avviso di gara, in cui via Nazionale annunciava l’intenzione di affidare ad un consulente la vendita della partecipazione, pari al 62,4%, della storica società quotata in Borsa che, in due aziende agricole in provincia di Arezzo e a Jolanda di Savoia, produce e commercializza grano, mais, riso e soia oltre che mele, pesche e pere. Anche alcuni importanti imprenditori ferraresi si sono fatti avanti in quanto eventualmente interessati all’acquisto di quella che è una delle aziende agricole più importanti d’Italia, assieme alla Maccarese”. Il giornale ferrarese, probabilmente “imbeccato” da fonti interne alla società, puntualizza che “recentemente è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico realizzato sulle coperture delle officine nell’azienda di Jolanda di Savoia. L’impianto, in piena produzione, cede corrente alla linea Enel per una potenza di 487,83 kwp contribuendo a portare a 1.060.93 kwp la potenza complessiva degli impianti della società. Sono stati completati gli interventi di ruspatura propedeutici all’attivazione del terzo impianto irriguo semovente su circa ulteriori 200 ettari; la superficie dell’azienda di Jolanda coperta da irrigazione con impianti permanenti sale così a circa 560 ettari”. Insomma, un’azienda agricola grande ma anche ben attrezzata e, pare di capire dall’articolo, profittevole. Probabilmente lo pensano anche gli “imprenditori ferraresi” che cercheranno di contendere la Sbtf a pretendenti del calibro, tanto per fare un esempio, del gruppo Benetton e di Generali. (21.12.13)

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