PREZZO DELL’INDICA +1,5%

L’indice globale FAO dei prezzi del riso (2002-2004 = 100) ha registrato una media di 230,6 punti nell’aprile 2018, in rialzo di 3,4 punti (1,5%) rispetto a marzo, attestandosi al livello più alto dal novembre 2014. I prezzi dell’indica sono aumentati del 4-5% rispetto a marzo grazie alla rinnovata domanda asiatica. Al contrario, lo scarso interesse verso il Basmati, ha abbassato l’indice del riso aromatico del 2% su base mensile. Le quotazioni di aprile delle varietà Japonica sono rimaste vicine ai valori di marzo.   I prezzi asiatici del riso Indica sono stati pesantemente influenzati dal ritorno dell’Indonesia e delle Filippine sul mercato internazionale nel mese di aprile. In Pakistan, i valori delle esportazioni sono saliti del 9% ai massimi degli ultimi sei anni dopo la conclusione di una vendita di 150.000 tonnellate in Indonesia a metà del mese. In Thailandia e Vietnam, il sostegno ai prezzi fornito da precedenti grandi scambi è stato amplificato dal lancio della tanto attesa gara d’importazione G2G da parte delle Filippine del 27 aprile, che pure si è chiusa senza influenzare i mercati. L’anticipazione delle vendite alle Filippine ha alzato i prezzi dell’Indica in entrambi i paesi, pari al 4-5 percento mese su mese. Tendenza un po’ più soft in India, dove i guadagni dei prezzi erano limitati dagli arrivi del raccolto Rabi e dalla Rupia, che si è deprezzata rispetto ai mesi scorsi. Nelle Americhe, i valori delle esportazioni sono rimasti stabili in Argentina e Uruguay, mentre la domanda sostenuta ha continuato a supportare le quotazioni negli Stati Uniti. Anche i prezzi hanno registrato una crescita mensile del 2% in Brasile, dato che il supporto fornito da diverse aste durante il mese di febbraio è iniziato. Le vendite all’asta, combinate con un ritmo sostenuto delle vendite dall’inizio dell’anno, hanno compensato le pressioni al ribasso derivanti da un indebolimento reale e dal progresso della raccolta.   Secondo l’Indice, i prezzi internazionali nei primi quattro mesi dell’anno sono stati superiori del 17% rispetto ai rispettivi livelli nel corrispondente periodo del 2017.