Come scriveva qualche giorno fa Alberto Lasagna, i mesi di ottobre e novembre sono «mesi di calma. Per taluni aspetti verrebbe da dire di pace» nei quali «si programma e si organizza la prossima stagione irrigatoria estiva». (Avviso)
MANCANO 3,3 MILIONI DI EURO!
L’Est Sesia l’ha talmente preso in parola che, rifacendo i conti della Idro Mazzé, ha scoperto di dover ancora incassare 3,3 milioni di euro dal consorzio Angiono Foglietti (presidente Marco Bertotto). Quest’ultimo serve un’ampia area da Torino (Villareggia, Maglione) fino a Vercelli e Biella (Cigliano, Moncrivello, Borgo D’Ale, Alice Castello e Cavaglià). L’Est Sesia – attraverso la srl che controlla – chiede, con una lettera del direttore Mario Fossati (nella foto), che della Idro Mazzé è amministratore unico, di pagare «senza indugio» e motiva la richiesta con un ricalcolo degli addebiti per il sollevamento.
Nella lettera, il fatto che all’origine di questa richiesta vi sia un errore dell’erogatore del servizio – ancorché motivato dal rincaro energetico – passa in secondo piano. E’ chiaro che il consorzio Angiono Foglietti farà leva su questa circostanza per resistere, quanto meno nei tempi, all’esecuzione. Anche perché più di tre milioni di euro rischierebbero di mandare in bancarotta qualsiasi operatore. Una vicenda spinosa in cui riemerge l’impianto di Mazzé, a dimostrazione che non ci sono mai mesi di pace per una società di cui molto si è discusso, anche su Risoitaliano (leggi l’articolo).
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